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Scherma, concluso il ritiro della nazionale italiana di sciabola. Sirovich: “La pedana ci ha dato ottimi responsi”

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Si è da poco concluso il ritiro collegiale della nazionale azzurra di sciabola maschile. Sono stati giorni di intenso lavoro per gli schermidori italiani che, dopo una lunga sosta a causa dell’emergenza sanitaria, si sono ritrovati per tessere nuovamente le fila verso l’inizio di una stagione molto impegnativa e importante.

Sulle pedane del Centro di Preparazione Olimpica CONI dell’Acqua Acetosa a Roma, sono stati ventuno gli sciabolatori che, sotto la guida del Commissario tecnico Giovanni Sirovich, hanno dato vita ad una simulazione di una gara, sia individuale che a squadre. Il commissario tecnico azzurro si è detto molto soddisfatto di quanto hanno mostrato i suoi ragazzi in questo ritiro.

Abbiamo voluto concludere con degli assalti che hanno riproposto lo schema di una gara: dai gironi sino al tabellone ad eliminazione diretta. E’ stato un modo per far riassaporare l’esperienza della competizione ad atleti che, da otto mesi, stanno mantenendo alto il loro tono muscolare ed anche la preparazione tecnica ma a cui, inevitabilmente, manca il confronto in pedana. Abbiamo l’opportunità di poter contare su un gruppo di ragazzi dall’alto tasso tecnico e ciò permette di avere delle sfide che possono tranquillamente rappresentare una sorta di campionato italiano“.

L’Italia ha una grandissima tradizione nella scherma e, secondo Sirovich, sono molti gli azzurri che stanno crescendo nella maniera giusta: “Abbiamo avuto ulteriore conferma di poter contare su un gruppo di giovani leve caparbie, volenterose ed animati dalle giuste motivazioni. Questi assalti, sia individuali che a squadre, ci hanno fornito un ulteriore riprova ed il fatto che alcuni degli under20 abbiano vinto assalti anche con atleti più esperti, è un segnale positivo che cogliamo con soddisfazione”.

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salvatore.serio@oasport.it

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Foto: Bizzi Federscherma

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