MotoGP

MotoGP, il 2020 nero di Valentino Rossi. Cadute, Covid e problemi tecnici. La stagione peggiore della carriera

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Il Mondiale MotoGP 2020 è ormai agli sgoccioli, con l’ultimo appuntamento della stagione in programma questa domenica a Portimao per la quindicesima edizione con valenza iridata nel Motomondiale del Gran Premio del Portogallo. In attesa quindi del round conclusivo in Algarve, che si preannuncia però molto complesso, è arrivato il momento di tracciare un bilancio generale del campionato di Valentino Rossi. Il Dottore si è reso protagonista senz’altro della sua peggior annata in carriera, ma rispetto al 2019 ha fatto comunque fatto intravedere degli sprazzi notevoli in cui ha dimostrato talvolta di poter ancora dire la sua contro avversari giovani e talentuosi come per esempio Maverick Vinales e Fabio Quartararo (coppia Yamaha Factory del 2021).

Il 41enne di Tavullia, attualmente 15° in classifica generale con 62 punti, è già certo di concludere la stagione fuori dalla top10 (non era mai successo in precedenza nei suoi primi 24 anni di Motomondiale) anche a causa di una serie di episodi sfortunati che lo hanno portato a collezionare un’incredibile sequenza di 6 zeri consecutivi da Misano 2 (caduta) a Valencia 1 (problema tecnico). Oltre ai suoi errori di guida, che lo hanno messo fuori gara in tre occasioni, è arrivato poi anche il Covid-19 a rendere questo 2020 ancora più disastroso per il nove volte campione del mondo. Il centauro della Yamaha ha contratto il Coronavirus ed è stato costretto a saltare il doppio appuntamento di Aragon e la prima giornata di prove libere del Gran Premio d’Europa, tornando di fatto in sella alla sua M1 in extremis per affrontare le qualifiche al Ricardo Tormo. Il n.46, ancora lontano dal top della forma in questo finale di campionato dopo uno stop forzato di quasi un mese, ha però fornito delle prestazioni più che discrete nella prima metà del Mondiale ad eccezione della tappa inaugurale di Jerez 1 (in cui tra l’altro si è dovuto ritirare per un problema tecnico).

Nel periodo che intercorre tra il GP di Andalucia (Jerez 2) ed il GP di San Marino (Misano 1), in cui si sono disputate cinque gare nel giro di un mese e mezzo, Rossi è stato il migliore dei piloti Yamaha in termini di punti totali a testimonianza di una buonissima solidità e costanza di rendimento che gli aveva permesso di limitare i danni in contesti difficili (vedi in Austria) e di lottare per il podio su piste amiche come Jerez, Brno e Misano. Forse però il Valentino più competitivo dell’anno si è visto a Barcellona, con il terzo posto in qualifica e con una grandissima gara fino al momento della caduta a nove giri dalla fine quando si trovava in seconda piazza all’inseguimento del leader Quartararo. Vedremo se nel 2021 l’azzurro riuscirà ad esprimersi ancora ad alti livelli nel Team Petronas al fianco dell’amico e nuovo compagno di squadra Franco Morbidelli.

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Foto: Lapresse

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