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MotoGP, Joan Mir: “La pista di Aragon è la mia preferita, qui la Suzuki può essere veloce”

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Neanche il tempo di respirare che è subito il momento di tornare in sella. La MotoGP non si ferma e dopo il GP di Francia è la volta del round ad Aragon (Spagna). Sul tracciato spagnolo i centauri, verosimilmente, troveranno delle condizioni climatiche migliori di Le Mans, dove pioggia e freddo l’hanno fatta da padroni. Secondo le previsioni, infatti, non ci dovrebbe essere l’arrivo di Giove Pluvio e nello stesso tempo le temperature dovrebbero essere più accettabili.

Se lo augura il secondo della classifica generale Joan Mir. Lo spagnolo, pilota della Suzuki, ha fatto tanta fatica sul bagnato nel corso della gara francese e soprattutto all’inizio non ha avuto il feeling necessario con l’anteriore: “Non ho mai avuto grandi sensazioni nel corso del weekend francese, poi domenica non riuscivo a stare in moto nei primi giri. Piano piano ho acquistato fiducia e ho recuperato, anche se la posizione finale non è stata la migliore. E’ stato divertente, comunque, lottare nel finale, anche se è complessivamente il GP è stato da dimenticare“, le sue parole in conferenza stampa. Mir, infatti, ha concluso la prova in terra transalpina in undicesima posizione, perdendo qualche punto dal leader della classifica generale Fabio Quartararo, giunto nono. Alla fine della fiera l’iberico ora a 10 punti dal centauro della Yamaha Petronas.

L’alfiere della scuderia di Hamamatsu, dunque, vuol voltare pagina ed è pronto lanciare la sfida su uno dei tracciati che predilige maggiormente. Una pista che, a suo dire, dovrebbe essere adatta alle caratteristiche della Suzuki: “Può essere un circuito favorevole alla nostra moto e ci sono possibilità per fare bene. Inoltre, è un tracciato su cui amo guidare“. Un Mir che non è nuovo alla lotta iridata, ricordando il suo successo in Moto3 del 2017. Ci sono però delle differenze sostanziali: “Ero il favorito dall’inizio della stagione, questa volta sto andando sempre meglio ma la situazione è diversa. Può aiutare aver vinto già un titolo per gestire la pressione, ma non credo possa fare una grande differenza“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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