Canottaggio

Canottaggio, Europei senior Poznan 2020: migliorato il bottino di medaglie rispetto a Lucerna 2019

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Nella terza ed ultima giornata di gare agli Europei senior di canottaggio e paracanottaggio 2020 sono state assegnate tutte le medaglie. A Poznan, in Polonia, si è conclusa la rassegna in cui si è gareggiato, come deciso in precedenza, senza la presenza degli spettatori. Il canottaggio porta in dote all’Italia, nelle specialità olimpiche, sei medaglie, di cui un oro, quattro argenti ed un bronzo, mentre nelle specialità non olimpiche arrivano quattro medaglie, di cui due ori, un argento ed un bronzo, infine dal paracanottaggio, che vedeva inserite nel programma le sole specialità paralimpiche, arriva una medaglia d’oro. Bottino complessivo di undici podi, con quattro ori, cinque argenti e due bronzi e secondo posto nel medagliere finale.

Nell’ultima rassegna continentale, Lucerna 2019, l’Italia aveva conquistato sette medaglie, con due ori, due argenti e tre bronzi. Lo scorso anno sul Rotsee era arrivata l’esplosione del settore femminile con i due bronzi conquistati nelle specialità olimpiche del due senza senior di Aisha Rocek e Kiri Tontodonati e del doppio senior di Stefania Gobbi e Stefania Buttignon, oltre all’oro ottenuto nella specialità non olimpica del singolo pesi leggeri da Federica Cesarini, con tanto di record della manifestazione. Nel settore maschile erano giunte le medaglie d’argento nelle specialità olimpiche del quattro di coppia senior (Giacomo Gentili, Luca Rambaldi, Filippo Mondelli e Andrea Panizza) e del doppio pesi leggeri (Pietro Willy Ruta e Stefano Oppo), mentre nelle specialità non olimpiche c’erano stati l’oro nel quattro di coppia pesi leggeri (Gabriel Soares, Catello Amarante, Alfonso Scalzone e Lorenzo Fontana), ed il bronzo nel singolo pesi leggeri (Martino Goretti).

Si è tornati invece a gareggiare a Poznan ad oltre un anno di distanza dalla seconda tappa della Coppa del Mondo 2019 disputata tra il 21 ed il 23 giugno: in quella circostanza l’Italia aveva ottenuto cinque podi, con una vittoria e quattro secondi posti. La vittoria era arrivata nella specialità non olimpica del quattro di coppia pesi leggeri maschile (Gabriel Soares, Catello Amarante, Alfonso Scalzone e Niels Alexander Torre). I quattro secondi posti erano giunti nelle specialità olimpiche del doppio pesi leggeri maschile (Pietro Willy Ruta e Stefano Oppo), del quattro senza senior maschile (Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Bruno Rosetti e Matteo Castaldo) e del doppio pesi leggeri femminile (Federica Cesarini e Valentina Rodini), e nella specialità paralimpica del quattro con PR3 misto (Greta Elizabeth Muti, Lorenzo Bernard, Alessandro Brancato e Cristina Scazzosi con Lorena Fuina timoniere).

ANALISI EUROPEI CANOTTAGGIO E PARACANOTTAGGIO 2020

CANOTTAGGIO

SPECIALITA’ OLIMPICHE

Nel doppio pesi leggeri maschile Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro) e Stefano Oppo (Carabinieri) ieri hanno fatto gara di testa fin dal primo metro, vincendo nonostante il ritorno della Germania. Confermate le attese della vigilia per gli azzurri, che hanno già il pass per le Olimpiadi di Tokyo, centrato agli ultimi Mondiali di Linz: a Poznan i due hanno migliorato l’argento continentale della scorsa edizione e si sono fregiati del titolo di campioni d’Europa!

Nel quattro di coppia senior maschile Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/SC Bissolati), Luca Rambaldi (Fiamme Gialle), Simone Venier (Fiamme Gialle) e Luca Chiumento (Fiamme Gialle/SC Padova) hanno chiuso secondi alle spalle dei Paesi Bassi. Ottima notizia per l’Italia, dato che agli Europei c’era stato il cambio obbligato di metà dell’equipaggio che aveva centrato il pass olimpico lo scorso anno: le assenze forzate di Filippo Mondelli ed Andrea Panizza hanno fatto salire in barca Luca Chiumento e Simone Venier. Confermati invece Luca Rambaldi e Giacomo Gentili: la rinnovata formazione è comunque andata a medaglia, confermando l’argento della scorsa edizione della rassegna continentale.  Al primo ed al secondo carrello restano dunque rispettivamente Giacomo Gentili e Luca Rambaldi, che già lo scorso anno erano stati vicecampioni d’Europa nella specialità, mentre, come detto, al loro fianco sono arrivati Simone Venier e Luca Chiumento. Andrea Panizza si è infortunato alla spalla destra, è stato operato a Roma e si è dovuto fermare per tre mesi, dicendo addio alla rassegna continentale, mentre Filippo Mondelli ha dovuto affrontare la battaglia contro un osteosarcoma aggressivo. Se da un lato Panizza certamente tornerà nel 2021, sarà da valutare la situazione di Mondelli: la formazione che vedremo ai Giochi di Tokyo la prossima estate è ancora in divenire, e l’imbarcazione che fu dei Cavalieri delle Acque, e che in tempi recenti ha vinto il Mondiale 2018 e nel 2019 ha centrato il bronzo iridato staccando il pass per le Olimpiadi, potrà ancora togliersi tante soddisfazioni in Giappone, qualsiasi sia la composizione dell’equipaggio.

Nel doppio pesi leggeri femminile Federica Cesarini (Fiamme Oro/Canottieri Gavirate) e Valentina Rodini (Fiamme Gialle) hanno chiuso seconde dietro ai Paesi Bassi: con la qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo già ottenuta, l’imbarcazione azzurra ha fatto un notevole passo in avanti, dato che era stata sesta lo scorso anno, quando però con Rodini c’era Mignemi. Sulle ali dell’entusiasmo le azzurre hanno fatto meglio ed hanno centrato il podio, continuando a crescere in vista dell’appuntamento dei Giochi del prossimo anno.

Nel quattro senza senior maschile Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYCC Savoia), Bruno Rosetti (CC Aniene), Giovanni Abagnale (Marina Militare) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro) si sono classificati secondi in 6’04″05, alle spalle dei Paesi Bassi. Per l’Italia, in questa rassegna continentale, era stata confermata in toto la formazione che aveva ottenuto la qualificazione olimpica ai Mondiali di Linz dello scorso anno. Rispetto agli Europei 2019, a Poznan in acqua si è visto Giovanni Abagnale al posto di Cesare Gabbia, fuori per infortunio ben prima della rassegna continentale.

Nel quattro senza senior femminile Alessandra Patelli (SC Padova), Aisha Rocek (Carabinieri/SC Lario), Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino) e Chiara Ondoli (CC Aniene) sono giunte seconde in 6’40″84 dietro ai Paesi Bassi. Per l’Italia, in questa rassegna continentale, della formazione che aveva preso parte agli scorsi Europei ed agli ultimi Mondiali era stata confermata la sola Alessandra Patelli, in gara con Aisha Rocek e Kiri Tontodonati, in gara lo scorso anno sul due senza, e Chiara Ondoli, che era parte dell’equipaggio che qualificò a Tokyo il quattro di coppia. Esperimento vincente per provare a portare ai Giochi anche questa imbarcazione.

Nel due senza senior maschile Giuseppe Vicino e Matteo Lodo (Fiamme Gialle) hanno centrato il bronzo, giungendo terzi alle spalle di Romania e Croazia. Per l’Italia in questi Europei nella specialità c’era stata la conferma totale per i due azzurri che lo scorso anno hanno portato l’imbarcazione alla qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo. Ci si poteva aspettare il podio: la coppia nel 2017 è stata campione del mondo, ma nel 2019, agli scorsi Europei, con Vicino infortunato, assieme a Lodo c’era Giovanni Abagnale ed i due finirono quarti. Ieri l’Italia ha meritatamente scalato una posizione ed è tornata alla medaglia nella specialità.

Nell’otto senior maschile Leonardo Pietra Caprina (Fiamme Gialle/CC Aniene), Davide Mumolo (Fiamme Oro/SC Elpis), Mario Paonessa (Fiamme Gialle), Alfonso Scalzone, Salvatore Monfrecola, Aniello Sabbatino (RYCC Savoia), Emanuele Gaetani Liseo (SC Telimar) e Matteo Della Valle (Moltrasio), con Enrico D’Aniello (Fiamme Oro/RYCC Savoia) timoniere, si sono invece fermati ai piedi del podio. L’ammiraglia azzurra in questi Europei era entrata direttamente in finale, dato che erano soltanto cinque i Paesi iscritti nella specialità: ovviamente è stato migliorato il sesto posto della scorsa rassegna continentale, anche se va detto che in acqua in Polonia c’era un equipaggio parzialmente rinnovato. Rispetto al bronzo iridato del 2017 sono rimasti soltanto il timoniere Enrico D’Aniello, il capovoga Leonardo Pietra Caprina, Davide Mumolo e Mario Paonessa, mentre i cinque volti nuovi sono stati quelli di Alfonso Scalzone, Salvatore Monfrecola, Aniello Sabbatino, Emanuele Gaetani Liseo e Matteo Della Valle. Resta un’ultima occasione per qualificare la barca ai Giochi.

Nel quattro di coppia senior femminile Alessandra Montesano (Fiamme Gialle/SC Eridanea), Clara Guerra (Fiamme Gialle/Pro Monopoli), Valentina Iseppi e Ludovica Serafini (CC Aniene) si sono classificate al quinto posto. L’Italia lo scorso anno era assente agli Europei in questa specialità, ma poi aveva conquistato la qualificazione olimpica: di quell’equipaggio sono state confermate Ludovica Serafini e Clara Guerra, mentre al posto di Silvia Terrazzi e Chiara Ondoli hanno gareggiato Alessandra Montesano e Valentina Iseppi. Si continua a lavorare in vista dei Giochi.

Nel due senza senior femminile Laura Meriano (Carabinieri/SC Garda Salò) e Carmela Pappalardo (CC Aniene) sono giunte seste. In questa specialità agli Europei l’Italia ha cambiato totalmente le componenti dell’equipaggio che era stato medaglia di bronzo alla rassegna continentale dello scorso anno e poi aveva centrato il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Non è stata dunque confermata la medaglia continentale del 2019 di Aisha Rocek e Kiri Tontodonati, in questo caso l’Italia ha compiuto un passo indietro.

Nel doppio senior femminile Stefania Gobbi (Carabinieri/SC Padova) e Stefania Buttignon (Fiamme Oro/SC Timavo) hanno chiuso al sesto posto. L’Italia dunque, pur avendo confermato l’equipaggio che aveva vinto il bronzo europeo lo scorso anno e poi aveva centrato la qualificazione olimpica a Linz, non ha ottenuto un nuovo piazzamento sul podio nella rassegna continentale. Un passo indietro anche in questo caso.

Nel singolo senior femminile Veronica Lisi (SC Padova) ha colto il nono posto assoluto. Il gradito ritorno di Veronica Lisi, classe 1987, che dopo aver vestito la maglia della Nazionale ai Mondiali junior nel 2003, ha lasciato il canottaggio per tornare nel 2018 e riprendersi un posto da titolare con l’Italia, non ha portato alla Finale A, ma quello di ieri è solo un punto di partenza verso il tentativo di qualificare l’imbarcazione ai Giochi nell’ultima occasione utile.

Nel doppio senior maschile Emanuele Fiume (Fiamme Gialle/Pro Monopoli) ed Andrea Cattaneo (Carabinieri/SC Bissolati) hanno ottenuto il decimo posto assoluto, andando a peggiorare il piazzamento ottenuto lo scorso anno a Lucerna, quando l’Italia aveva chiuso nona in questa specialità ai precedenti Europei. Si confermano le difficoltà in una delle cinque specialità in cui gli azzurri non hanno ancora ottenuto il pass olimpico.

Nel singolo senior maschile si era conclusa in anticipo, invece, la rassegna continentale per Simone Martini (SC Padova): l’azzurro si era classificato al 17° posto assoluto, terminando quinto nella Finale C. In questi Europei l’Italia aveva puntato ancora su Simone Martini, che lo scorso anno ai Mondiali di Linz ottenne una storica qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo. Sabato è stato invece soltanto eguagliato il 17° posto dei precedenti Europei di Lucerna.

L’otto senior femminile, infine, è stata l’unica gara in cui l’Italia è stata assente a Poznan ed è una delle cinque specialità in cui la nostra Federazione non ha ancora staccato la carta olimpica.

SPECIALITA’ NON OLIMPICHE

Nel quattro di coppia pesi leggeri maschile Patrick Rocek (SC Lario), Antonio Vicino, Gabriel Soares e Catello Amarante (Marina Militare) hanno centrato l’oro: agli Europei è stato confermato metà equipaggio di quello che era stato già oro lo scorso anno nella rassegna continentale in Svizzera (Gabriel Soares e Catello Amarante), mentre l’altra metà vedeva due esordienti tra gli Assoluti (Antonio Vicino e Patrick Rocek).

Nel quattro di coppia pesi leggeri femminile Giulia Mignemi (CT Aetna), Arianna Noseda (Fiamme Rosse/SC Lario), Greta Martinelli (SC Tremezzina) e Silvia Crosio (SC Amici del Fiume) hanno centrato l’oro in una sfida a due con la Germania. Per l’occasione era stato confermato in toto l’equipaggio che era stato oro lo scorso anno ai Mondiali di Linz 2019.

Nel singolo pesi leggeri maschile Niels Alexander Torre (SC Viareggio) ha centrato la medaglia d’argento. L’azzurro era arrivato agli Europei tra gli Assoluti dopo aver conquistato il titolo continentale Under 23 nella stessa specialità a Duisburg, in Germania, ad inizio settembre, ed ha ben figurato anche in Polonia, sfiorando il successo.

Nel singolo pesi leggeri femminile Paola Piazzolla (Fiamme Rosse) ha conquistato la medaglia di bronzo: l’Italia dunque non ha difeso il titolo che lo scorso anno era stato conquistato da Federica Cesarini. Piazzolla era già stata in gara in questa specialità ai Mondiali di Linz 2019, ma ora acquisisce nuova fiducia con questo podio.

PARACANOTTAGGIO

SPECIALITA’ PARALIMPICHE

Nel quattro con PR3 misto Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894), Lorenzo Bernard (SC Armida), Alessandro Brancato (RYCC Savoia) e Cristina Scazzosi (SC Lago d’Orta), con Lorena Fuina (SC Rumon) timoniere, hanno centrato l’oro. Questo era l’equipaggio azzurro del paracanottaggio nel quale erano riposte maggiori aspettative, in quanto era l’unico che aveva già in tasca il pass per le Paralimpiadi di Tokyo grazie al bronzo iridato di Linz 2019. A Poznan lo scorso anno in Coppa del Mondo, invece, era arrivato il secondo posto.

Nel singolo PR1 femminile Anila Hoxha (CUS Torino) non è riuscita ad andare oltre la quinta ed ultima posizione. Per l’azzurra si trattava della prima convocazione agli Europei dopo quattro Mondiali disputati, con il miglior piazzamento iridato che è il quarto posto di Sarasota 2017.

Nel doppio PR2 misto Laura Morato (SC Armida) e Gian Filippo Mirabile (SS Murcarolo) si sono classificati al sesto ed ultimo posto. Si è trattato però per l’Italia di una coppia inedita: Mirabile aveva già gareggiato su questa imbarcazione, mentre era all’esordio assoluto Morato, proveniente dal basket paralimpico. Ora l’obiettivo è qualificare la barca a Tokyo.

Nel singolo PR1 maschile Giuseppe Di Lelio (The Core) è giunto all’ottavo posto assoluto, evitando almeno la nona ed ultima piazza. L’azzurro aveva partecipato in questa specialità nel 2019 in Coppa del Mondo proprio a Poznan, quando era giunto 13°, ma ancor una volta è mancato qualcosa in Polonia.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: archivio privato Pietro Willy Ruta

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