Ciclismo

Pagelle Tour de France 2020, sesta tappa: si rivede Fabio Aru; Egan Bernal non piazza l’affondo

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Il kazako Alexey Lutsenko (Astana) ha vinto la sesta tappa del Tour de France 2020, arrivando in solitaria in vetta al Mont Aigoual. Si tratta della prima frazione della Grande Boucle in cui va in porto la fuga. Non è mutata la classifica generale. Andiamo a scoprire i voti di oggi.

PAGELLE SESTA TAPPA TOUR DE FRANCE

Alexey Lutsenko, 9: sulla carta era il più forte tra gli uomini in fuga e lo ha dimostrato sulla strada. E’ andato via in progressione sul Col de la Lusette, mantenendo un passo migliore rispetto a quello impostato dalla Ineos nel gruppo maglia gialla. Un successo di prestigio per il corridore dell’Astana.

Jesus Herrada, 8: lo spagnolo è l’ultimo ad arrendersi. Sale intelligentemente con il proprio passo, ma oggi Lutsenko era oggettivamente superiore.

Greg Van Avermaet, 7.5: il vecchio leone belga incassa un terzo posto di valore in una tappa non congeniale alle proprie caratteristiche.

Fabio Aru, 7: dopo anni lo abbiamo rivisto all’attacco. Un’azione un po’ velleitaria, a dire il vero: è scattato dal gruppo maglia gialla sul Col de la Lusette, quando tuttavia era ormai impossibile andare a riprendere i fuggitivi. Un allungo che ha pagato, perdendo poi una manciata di secondi sull’ascesa conclusiva rispetto agli uomini di classifica. Si pensava che l’attacco del Cavaliere dei Quattro Mori potesse rappresentare il classico appoggio per un’eventuale azione di Pogacar, ma lo sloveno della UAE Emirates non si è mosso. Ad ogni modo Aru ha riassaporato emozioni ormai sopite da tempo, tornando protagonista in una fase calda della corsa. Chissà che non possa giocarsi una vittoria di tappa in questo Tour, magari inserendosi in una fuga da lontano.

Julian Alaphilippe, 6.5: scatta brutalmente ai 500 metri dall’arrivo per guadagnare un misero secondo. Serviva?

Egan Bernal, 6: il colombiano ha piazzato la squadra in testa al gruppo nella parte finale della tappa. Inizialmente aveva imposto un ritmo decisamente elevato, poi ha chiesto ai compagni di rallentare. Forse si era reso conto di non stare così bene da poter sferrare un attacco? O semplicemente ha ritenuto che non fosse quella odierna la giornata giusta per tentare un affondo? Avrebbero potuto scoprirlo gli avversari con uno scatto, ma nessuno ha osato andare in avanscoperta.

Adam Yates, 6: conferma la maglia gialla, probabilmente solo perché a Primoz Roglic non interessa indossarla ora.

Damiano Caruso, 6: primo italiano sia all’arrivo sia in classifica generale. E’ al Tour per lavorare per il capitano Mikel Landa, ma sotto sotto cercherà di resistere in ogni tappa, mettendo nel mirino una top15 tutt’altro che disprezzabile.

Domenico Pozzovivo, 6: è in ripresa dopo la caduta nella prima tappa. Come Damiano Caruso punta ad una classifica da prime 15/20 posizioni.

Davide Formolo, sv: esce di classifica. Ora potrà puntare a qualche successo di tappa attaccando da lontano. E’ qui per aiutare Pogacar, ma non dimentichiamoci che deve anche trovare la condizione giusta in vista del Mondiale di Imola. Il ct Davide Cassani punta molto su di lui.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

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