Ciclismo

Tour de France 2020, domani le prime montagne! Dubbi sulla condizione di Bernal e Roglic, acciaccati Pinot e Quintana

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Il Tour de France è incominciato col botto: la prima tappa non avrebbe dovuto riservare sorprese, si pensava a una volata di gruppo e invece la pioggia caduta su Nizza ha fatto saltare il banco, provocando una serie di cadute e mettendo in difficoltà anche gli annunciati big. La Grande Boucle ha rimescolato subito le carte in tavola in questo atipico avvio di fine estate e domani la classifica generale potrebbe essere subito rivoluzionata, perché la seconda frazione presenta già le prime importanti montagne. Sono ormai lontani i tempi in cui al Tour de France si assisteva a sprint in serie nella prima settimana. Tutti i migliori ripartono con lo stesso tempo, attardati di 10 secondi dalla maglia gialla Alexander Kristoff.

Sono previsti 186 km, con partenza e arrivo a Nizza. Bisognerà affrontare il Col de la Colmiane (16,3 km al 6,3% di pendenza media) nella parte iniziale, a metà ci sarà il Col de Turini (14,9 km al 7,4%). Successivamente un finale estremamente mosso col Col d’Eze (7,8 km al 6,1%) la cui cima è posta a 35 km dal traguardo e poi lo zampellotto del Col des Quatre Chemins (bonus temporale in vetta): dal GPM mancheranno nove chilometri al traguardo. Sarà un vero e proprio banco di prova per tutti i pretendenti alla conquista della maglia gialla.

Il colombiano Egan Bernal, detentore del titolo, e lo sloveno Primoz Roglic sono i grandi favoriti della vigilia per il trionfo finale a Parigi, ma la loro forma non è delle migliori: il ritiro al Giro del Delfinato ha palesato delle criticità fisiche, oggi il sudamericano si è anche staccato in discesa prima di rientrare. L’uomo della Ineos Grenadiers e l’alfiere della Jumbo-Visma dovranno subito fare capire se hanno o meno la gamba giusta. A essere acciaccati saranno sicuramente il francese Thibaut Pinot (oggi caduto malamente a 2,9 km dal traguardo, le sue condizioni preoccupano in termini agonistici) e il colombiano Nairo Quintana, anch’egli costretto a mettere piede a terra nella frazione d’apertura.

Chi potrebbe approfittarne? Attenzione allo sloveno Tadej Pogacar, ma anche al francese Romain Bardet e allo spagnolo Mikel Landa, mentre c’è qualche punto interrogativo sull’olandese Tom Dumoulin. Si dovrà fare i conti anche col colombiano Miguel Angel Lopez, quest’oggi andato a sbattere contro un palo in discesa.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse

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