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Pallamano, Marco Mengon: “Andremo agli Europei U20 per fare bene. In Francia sono un professionista”

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La Nazionale italiana di pallamano maschile under20 è in raduno in questi giorni in Abruzzo, tra Montesilvano e Chieti, per prepararsi al meglio ai prossimi Europei, in programma a gennaio in Croazia, dove gli azzurrini proveranno a togliersi notevoli soddisfazioni, confrontandosi con le migliori selezioni del Continente.

Tra i ragazzi convocati c’è anche Marco Mengon, trentino d’origine ma ormai da quattro anni in Francia, dove ha frequentato l’accademia del Montpellier, ritagliandosi notevole spazio e conquistando un posto da professionista nella prima divisione transalpina. Ne abbiamo dunque approfittato per fare due chiacchiere su quella che è la vita all’interno di un settore giovanile così prestigioso in un un periodo di quarantena.

Come hai trascorso il periodo in quarantena? 

La quarantena l’ho trascorsa in Francia, a Montpellier, poichè avevo insieme a mio fratello Simone da completare anche l’anno scolastico. Abbiamo cercato di allenarci nel miglior modo possibile, soprattutto andando a correre. La quarantena in Francia è stata meno rigida rispetto a quella italiana, e abbiamo avuto la possibilità di fare più attività e tenerci in forma“.

Hai trascorsi gli ultimi anni nell’accademia di una squadra blasonata come il Montpellier, come si svolge la vita di un ragazzo tra la pallamano e gli studi?

Abbiamo fatto tre anni di accademia a Montpellier, avendo anche la possibilità di studiare. La giornata è abbastanza ripetitiva: dalle otto alle quattro a scuola e poi allenamento di pallamano, due volte a settimana anche in palestra, occupando tutto il pomeriggio fino alle sei“.

Sei uno dei ragazzi che ha conquistato la qualificazione agli Europei under20, che purtroppo non si svolgeranno più in Italia, bensì in Croazia. Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Sicuramente avere i Campionati in Italia sarebbe stato bello, in Croazia troveremo un ambiente fantastico e giocare proprio contro la formazione di casa, che è molto seguita e tifata, sarà una spinta in più a fare bene. Abbiamo tempo per prepararci, ci conosciamo tutti molto bene e cercheremo di fare una bella figura“.

Il gruppo è uno degli elementi di forza dell’under20 e sembra molto motivato…

“Sì ormai siamo insieme da parecchi anni, è sempre stato più o meno lo stesso, ci conosciamo tutti e siamo tutti ragazzi seri e talentuosi“.

Avete ripreso finalmente ad allenarvi, seppur con delle limitazioni dovute alle norme anti-Covid, come vi state comportando?

Ovviamente siamo molto contenti di esserci riuniti e avere l’opportunità di lavorare insieme, ma bisogna fare attenzione a tutte le regole da seguire. La cosa importante però è sicuramente quella di esserci ritrovati e staccare la spina da dalla monotonia della quarantena“.

Parlando del futuro, terminata l’accademia ora sei passato professionista…

L’anno che sta per arrivare è tra i più importanti della mia carriera da pallamanista. L’obiettivo è quello di ritagliarmi un buon minutaggio nelle rotazioni, imparare il più possibile e dimostrare di essere in grado di poter stare nella prima divisione francese“.

Conosci già i tuoi nuovi compagni del Cesson-Rennes Metropole?

Sì, ho avuto l’opportunità di allenarmi una settimana con la nuova squadra, che mi è sembrata molto unita. E’ una neopromossa dalla seconda divisione dopo un gran campionato e, nonostante siano andati via alcuni giocatori, ci sarà una situazione ottimale per continuare a crescere“.

Passando invece alla Nazionale senior, il sorteggio di qualificazione agli Europei ha riservato un girone con Norvegia, Lettonia e Bielorussia, sicuramente non il più facile.

Sapevamo di non incontrare un girone facile e sarà durissima. La Norvegia è sicuramente al di sopra delle altre, ma l’obiettivo è quello di fare esperienza internazionale e sarà una grande occasione“.

Tra i prossimi avversari, qual è quello che temi maggiormente?

Senza dubbio Sander Sagosen della Norvegia, se ci sarà. E’ uno dei migliori giocatori al mondo“.

Proprio con Sagosen hai rischiato anche di giocarci nel campionato francese, ma si è spostato in Germania, mentre troverai nel Paris Saint Germain campioni del calibro di Mikkel Hansen, Dainis Kristopans o Rodrigo Corrales. Che emozione si prova a condividere il campo con questi mostri?

Non so dirlo fino a quando arriverà il momento, penso che però sarà un’occasione bellissima per confrontarsi con una squadra di altissimo livello“.

Hai avuto anche un’opportunità inusuale per un italiano, che è quella di essere inserito a referto per una partita di Champions League. Com’è stato entrare in un palazzetto pieno che urlava il tuo nome?

Un’emozione molto forte. La Champions League è la coppa più importante del mondo e anche se non ho giocato è stato davvero bello“.

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gianni.lombardi@oasport.it

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Foto: Isabella Gandolfi – FIGH

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