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MotoGP, GP Spagna 2020: tutti contro Marc Marquez. Yamaha forte con la nuova Michelin e Ducati in sofferenza

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Signore e signori si parte. Dopo bollettini, curve epidemiologiche e versioni discordanti di virologi, si parla di motori. E’ stata la F1 a dare il via alle danze il 5 luglio e ora è la volta della MotoGP. La classe regina, a differenza di Moto3 e di Moto2 in Qatar non ha potuto gareggiare e quindi i piloti si sono dovuti accontentare delle gare virtuali in questo periodo. Certo, qualcuno un po’ a trasgredito. Basta chiedere al francese Fabio Quartararo che un giretto in Francia, a Le Castellet, l’ha fatto a giugno e senza avvisare. Risultato? Non potrà prendere parte per 20′ alle FP1 del GP di Spagna di domani, esordio per la massima cilindrata a Jerez de la Frontera (17-19 luglio).

Premessa d’obbligo, ma domanda: che cosa ci dobbiamo aspettare? Lo scenario non dovrebbe cambiare, nonostante l’emergenza sanitaria abbia scombinato i piani di tutti. Sarà ancora una volta un “Marc Marquez vs tutti”. Lo spagnolo, dominatore di questa era della MotoGP, ha nel mirino il nono titolo mondiale, eguagliando quanto fatto da Valentino Rossi. La Honda, in difficoltà nel corso dei test a Losail (Qatar), sembra aver risolto alcune delle sue problematiche e poi il resto lo metterà Marc. Fisicamente l’asso nativo di Cervera sta bene e i problemi sono alle spalle, nel vero senso del termine.

Il guanto di sfida però lo vuol lanciare la Yamaha. La nuova gomma posteriore introdotta dalla Michelin piace assai alla M1. Lo spagnolo Maverick Vinales e il francese Fabio Quartararo si sono dimostrati particolarmente veloci e in percorrenza di curva questa mescola che offre più grip consente alla ciclistica della moto nipponica di funzionare alla perfezione. C’è da dire che anche in Suzuki sono particolarmente contenti di questa novità, ma come continuità di rendimento la squadra dei tre diapason sembra avere qualcosa in più.

Parlare di Yamaha non può che portare ad approfondire il punto su Valentino Rossi. Il “Dottore” è in cerca del feeling giusto dopo anni complicati. Per lui l’amica di una volta si è trasformata in un enigma e quindi questo 2020 servirà a riallacciare i rapporti, o almeno questi sono i propositi. Il campione di Tavullia non ha alcuna voglia di arrendersi e quindi è praticamente certa la continuazione dell’avventura iridata nel 2021, molto probabilmente in sella alla Yamaha Petronas. Rossi e il suo entourage stanno portando avanti la trattativa che, salvo colpi di scena, si chiuderà in maniera positiva.

E la Ducati? Se per la M1 le Michelin sono gradite, per la D16 c’è qualche problemino per usare un eufemismo. Si può affermare, senza timore di essere smentiti, che la velocità di percorrenza in curva non è mai stata una specialità della casa e pertanto disporre di uno pneumatico posteriore con tali caratteristiche obbliga i ducatisti un po’ a snaturarsi nel loro stile di guida. Lo ha detto a chiare lettere Andrea Dovizioso, che ha ancora un futuro da definire con la scuderia di Borgo Panigale, oltre che fare i conti con un fastidioso infortunio alla clavicola. Discorso diverso per Danilo Petrucci, già proiettato nel 2021 in KTM e desideroso di dimostrare il proprio valore.

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Foto: Abdul Razak Latif / Shutterstock.com

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