Formula 1

F1, i team più migliorati e peggiorati dal 2019. Crisi per tutti i motorizzati Ferrari

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Nonostante un regolamento tecnico sostanzialmente invariato rispetto alla passata stagione, in questo avvio di Mondiale 2020 i valori in campo dei vari team sono mutati oltre le aspettative a causa di un netto passo indietro dei motorizzati Ferrari e dell’improvvisa crescita da parte della Racing Point. I test di Barcellona, andati in scena lo scorso febbraio prima del lockdown, avevano già anticipato in parte questa tendenza ma in quel momento era ancora troppo presto per emettere dei verdetti considerando le anomale temperature invernali e la possibilità che alcune squadre stessero giocando un po’ a nascondino in vista del campionato. Dopo le prime due tappe iridate, entrambe disputate al Red Bull Ring di Spielberg, è invece già possibile fare un primo bilancio a proposito dei team più migliorati e peggiorati rispetto al 2019 in termini di performance.

La grande rivelazione positiva del 2020 è indubbiamente la Racing Point di Lawrence Stroll, che ha messo a disposizione dei due piloti (Sergio Perez e Lance Stroll) una vettura estremamente veloce sul giro secco e abbastanza solida in gara. La RP20, denominata nel paddock “Mercedes rosa” per l’evidente somiglianza con la W10 del 2019, è attualmente la terza macchina più rapida in griglia alle spalle delle sole Mercedes e Red Bull (quest’ultime hanno confermato sostanzialmente il proprio valore da un’annata all’altra). McLaren e Renault sono leggermente migliorate durante l’inverno, raggiungendo Ferrari ma subendo il sorpasso da parte di Racing Point, ma va evidenziato il grande incremento prestazionale della Williams, non più destinata ad occupare costantemente l’ultima fila in griglia (con un distacco abissale dalla coda del gruppo) come dimostrano il 17° ed il 12° tempo firmato da George Russell nelle due qualifiche disputate.

Al contrario nessuna poteva prevedere un calo di rendimento così clamoroso da parte di Ferrari, passata da un solido secondo posto nel Mondiale costruttori 2019 ad una situazione di estrema difficoltà tecnica. A Zeltweg la Rossa ha pagato dazio specialmente sul giro secco, portando in Q3 solo un pilota (una volta a testa per Leclerc e Vettel) in condizioni di pista asciutta e bagnata. In Austria la SF1000 è stata sicuramente dietro a quattro macchine in qualifica, giocandosi con Renault il ruolo di quinta forza, mentre nei long-run si è difesa facendosi preferire a McLaren e Racing Point ma confermandosi ad una distanza siderale dai due top team con cui lottava fino all’ultima gara dell’anno scorso. Grandi difficoltà anche per le altre due scuderie motorizzate Ferrari, ovvero Alfa Romeo e Haas, attualmente non in grado di ambire alla top-10 al netto di variabili come Safety Car, ritiri e disavventure altrui.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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