Formula 1

F1, gli aggiornamenti della Ferrari funzionano? Il tempo non inganni: migliorano effetto drag e percorrenza in curva

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C’era grande attesa per la Ferrari nelle prove libere del Gran Premio di Stiria. Dopo il pessimo inizio di settimana scorsa, il team di Maranello ha deciso di anticipare i tempi e portare in pista con un weekend d’anticipo alcune novità annunciate per il Gran Premio d’Ungheria. In particolare, il Cavallino Rampante si è presentato con un nuovo fondo e una nuova ala anteriore. Quali sono stati gli esiti degli aggiornamenti?

A guardare i tempi verrebbe da piangere. Per Charles Leclerc nono crono di giornata, esattamente come nelle prove libere di venerdì scorso. Distacco dal migliore? Quest’oggi 1”046, sette giorni fa 0”994. Situazione anche peggiore per Sebastian Vettel. Il tedesco oggi ha chiuso la tabella dei tempi nelle retrovie, mentre venerdì 3 luglio si era piazzato quarto. Insomma, sulla base di questi freddi dati, sembrerebbe addirittura che la Ferrari sia peggiorata. Attenzione però, la realtà dei fatti non è così drammatica.

Oggi la scuderia di Maranello non ha assolutamente lavorato per cercare il tempo, nonostante vi sia il rischio di cancellazione delle qualifiche a causa dei forti temporali previsti per domani. Le Rosse si sono concentrate su un duro lavoro comparativo, allo scopo di capire la reale efficacia delle novità presentate. Di sicuro c’è che le velocità di punta sono migliorate. Questo è sicuramente un ottimo segnale, poiché è ormai evidente come il problema principale della SF1000 in tema di aerodinamica fosse il fondo, che non generava sufficiente downforce. Per provare a recuperarlo, era quindi necessario utilizzare un assetto molto più carico del normale, con relativo incremento della resistenza all’avanzamento e, di conseguenza, un abbassamento della velocità massima.  Il “drag” di cui soffre la monoposto è pertanto indotto soprattutto dalla necessità di compensare con gli alettoni l’assenza di carico causata dal fondo della vettura. Non a caso, anche il nuovo disegno dei flap va in questa direzione. Ripulire i flussi d’aria allo scopo di migliorare l’efficienza del fondo e della parte posteriore della SF1000.

In altre parole, settimana scorsa la situazione era talmente disastrosa che per limitare l’handicap dovuto al fondo, era necessario usare un assetto molto più carico del normale per permettere alla vettura di restare in pista. La Ferrari quindi ha gareggiato con un settaggio degli alettoni inadeguato alle caratteristiche della pista di Zeltweg. Ora, invece, sembrerebbe che sia stato effettuato un passo avanti. Il nuovo fondo dovrebbe permettere di scaricare in una certa misura gli alettoni, recuperando quindi una dose di velocità di punta perduta. Inoltre, più efficacia aerodinamica, significa una migliore velocità di percorrenza in curva.

È evidente come la SF1000 non possa certo sperare di potersi confrontare ad armi pari con la Mercedes W11 e la Red Bull RB16. Come ha detto Charles Leclerc, al di là della bontà degli aggiornamenti, sarà difficile colmare il gap con queste due monoposto. Di sicuro sarebbe già incoraggiante vedere la Ferrari più competitiva di McLaren e Racing Point, il che dimostrerebbe come il sentiero intrapreso sarebbe effettivamente quello corretto per uscire dalla foresta in cui ci si è perduti. Il cammino verosimilmente sarà ancora lungo, ma da qualche parte bisognerà pur iniziare. Soprattutto, se i riscontri saranno positivi, sarà lecito sperare che anche gli aggiornamenti più sostanziosi programmati per il Gran Premio d’Ungheria migliorino ulteriormente la competitività della Rossa.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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