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Salto con gli sci, proposta shock di Alexander Stöckl: “Aboliamo il telemark dal 2022”

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Abbiamo volutamente aspettato prima di riportare questa notizia, proprio per capire la reale portata della stessa e quali reazioni interne all’ambiente avrebbe potuto suscitare. Le acque, per la verità, si sono calmate rapidamente e il sasso gettato nello stagno non sembra aver sortito l’effetto sperato dal lanciatore. Esaurite le metafore, veniamo ai fatti. Nei giorni scorsi Alexander Stöckl, ormai da quasi un decennio capo allenatore della Norvegia, ha effettuato una proposta a dir poco sconvolgente, ovvero quella di abolire l’obbligo di appoggiare il telemark in fase di atterraggio poiché, a suo modo di vedere, sarebbe la causa di troppi infortuni alle ginocchia.

Secondo il quarantaseienne austriaco, la Fis dovrebbe cambiare radicalmente le regole della disciplina a partire dall’inverno 2022-23, cancellando l’attuale penalizzazione stilistica nel caso il saltatore atterri a piedi pari, senza quindi eseguire il telemark. In questo modo, dice Stöckl, non solo si eviterebbero eccessive sollecitazioni alle ginocchia nel caso di salti molto lunghi, ma gli atleti potrebbero tentare anche di volare più lontano, con conseguente aumento dello spettacolo per gli spettatori. In altre parole, il tecnico vorrebbe che la misura diventi ancor più preponderante di quanto non lo sia mai stata.

Le parole di Stöckl sono assolutamente sconcertanti perché le valutazioni legate allo stile fanno parte del salto con gli sci da quando è nato. In tal senso, l’atterraggio con o senza telemark è da sempre una discriminante stilistica di peso, che può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Per intenderci, lanciare questa proposta equivarrebbe a chiedere l’abolizione del colpo di testa nel calcio, perché i ripetuti impatti con il pallone o eventuali scontri aerei sono fonte di rischio per potenziali danni cerebrali.

Appare davvero strano che un allenatore di grido come Alexander Stöckl possa avere effettuato un’uscita del genere, a meno che non voglia essere una provocazione per fare riflettere sul tema della sicurezza. Vero è che nell’ultimo biennio diversi atleti hanno subito seri infortuni alle ginocchia, ma non è certo il fatto di dover appoggiare il telemark oltre il punto HS la ragione delle rotture dei legamenti. Anzi, indicare la componente stilistica come causa di tutti i mali, appare capzioso. Per esempio, nel caso dei gravi infortuni di David Siegel e Stephan Leyhe, la genesi dell’infortunio risiede nel fatto che la gara si stesse disputando con una stanga di partenza non adeguata al contesto. I saltatori erano infatti partiti da un gate tale da generare una velocità di stacco troppo elevata per le condizioni del momento che, unita alla la dinamica di salto degli atleti in questione, ha avuto conseguenze nefaste. La violenza dell’impatto col suolo, che ha determinato gli infortuni, è stata peraltro figlia della caratteristica parabola di volo dei due citati.

In secondo luogo, suona davvero singolare non udire neppure un plissé da parte di Stöckl riguardo una componente che può spesso generare rischi per le articolazioni dei saltatori, ovvero l’attrezzatura legata a scarpe e attacchi, nonché i famosi “coni” inseriti all’interno delle scarpe. Infatti il tecnico austriaco dovrebbe ricordarsi come diversi infortuni si siano verificati anche dopo atterraggi a piedi pari, quindi senza telemark, che non può certo essere utilizzato come capro espiatorio.

La proposta di Stöckl sembrerebbe caduta nel vuoto. Nessun collega si è accodato e la Fis ha risposto freddamente alle sue parole. Dunque, se voleva essere una provocazione atta a generare una riflessione in tema di sicurezza, allora la speranza è che possa dare i suoi frutti mesi seguenti. Se, invece, era una richiesta seria, chi dovrebbe riflettere è chi l’ha lanciata. Abolire l’obbligo di atterrare con il telemark nel salto con gli sci, significherebbe snaturare completamente la disciplina, “amputandone” senza alcuna necessità un lembo sanissimo.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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