Ciclismo

Giro d’Italia 2020 in contemporanea con le Classiche Monumento e subito dopo il Tour. La Corsa Rosa rischia di venire snobbata

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Sta prendendo corpo il calendario del ciclismo internazionale, in attesa ovviamente degli sviluppi inerenti il coronavirus, con la pandemia che al momento è tutt’altro che ferma. L’UCI da giorni ha ormai annunciato la prima bozza, con le date di Tour de France e Mondiali in Svizzera che sembrano essere certe, mentre tutte le altre corse ancora devono trovare una sistemazione precisa.

Nel Bel Paese l’attesa è ovviamente tutta per il Giro d’Italia. La Corsa Rosa, che sarebbe dovuta partire dall’Ungheria nel mese di maggio, ora rischia di essere spostata ad ottobre. Problemi logistici, con il meteo autunnale che potrebbe non favorire i passaggi sulle montagne alpine (prevista la presenza di neve oltre i 2000 metri di altitudine), ai quali si aggiungono anche quelli di una startlist che sarà molto probabilmente priva di alcuni fenomeni del circuito World Tour.

Viste le ultime indiscrezioni, infatti, praticamente tutte le Classiche (tre Monumento su cinque) andrebbero a disputarsi durante la Corsa Rosa. Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix e Liegi-Bastogne-Liegi, oltre ad Amstel Gold Race e Gand Wevelgem. Tanti i corridori che, usciti dal Mondiale e dal Tour, potranno concentrarsi per il finale di stagione su queste gare, snobbando il Giro. Anche il posizionamento della Vuelta (partenza in contemporanea con l’ultima settimana del Giro d’Italia?) non favorirà la presenza di stelle nel Bel Paese.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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