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Boxe, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2021. Irma Testa guida le rampanti azzurre, poche chance tra gli uomini

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Per definire le attuali speranze di medaglia alle Olimpiadi che avrebbero dovuto essere di Tokyo 2020, ma che invece lo saranno del 2021, bisogna prima partire da un punto fermo: la situazione del torneo europeo di qualificazione che aveva avuto inizio a Londra in marzo, ma che è stato fermato per la pandemia di coronavirus dopo non poche proteste.

Riepiloghiamo quanto accaduto in terra d’Albione: nel settore maschile erano stati eliminati Manuel Cappai nei 52 kg, Francesco Maietta nei 57 kg, Paolo Di Lernia nei 63 kg, Vincenzo Mangiacapre nei 69 kg, Salvatore Cavallaro nei 75 kg. Avevano invece superato il turno Simone Fiori negli 81 kg e Aziz Abbes Mouhiidine nei 91 kg. Non era salito sul ring Clemente Russo, vittima di un’indigestione prima di affrontare il proprio esordio nella categoria oltre i 91 kg, i supermassimi. Per quel che concerne invece il settore femminile, Giordana Sorrentino aveva superato due turni nei 51 kg, uno ne aveva invece passato Irma Testa nei 57 kg, al pari di Angela Carini nei 69 kg. Non avevano avuto tempo di salire sul ring Rebecca Nicoli nei 60 kg e Flavia Severin nei 75 kg.

Già si sa che il torneo Preolimpico europeo non ricomincerà da zero, ma ripartirà da dove ci si è fermati: dunque, con tutte e cinque le donne ancora in gara e con due uomini su otto ancora in grado di portare sul ring i colori dell’Italia, in attesa di un torneo mondiale, ultima spiaggia, che dovrà anch’esso sottostare ai rinvii provocati dalla situazione pandemica mondiale.

Fatte queste premesse, è evidente come ancora parlare di possibilità di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi rinviate risulti ancora leggermente prematuro, poiché tutto dipende dall’esito futuro dei tornei di qualificazione. Tuttavia, il nome chiave per sperare in qualcosa di importante, sempre fatti i dovuti scongiuri, c’è: si chiama Irma Testa, e stava già mandando ottimi segnali in terra londinese prima dello stop. In verità, la qualificazione già dal torneo europeo non sarebbe stata un’utopia per quasi tutte le nostre rappresentanti, in buonissimo spolvero finché hanno potuto salire sul ring (e ammesso che l’abbiano potuto fare). Semmai, la vera sorpresa è stata Giordana Sorrentino, la più giovane della spedizione eppure già in grado di battersi con successo con gente molto più esperta.

Per quanto riguarda gli uomini, posto il fatto che in molti dovranno a questo punto passare dalla competizione globale, resta da capire quali saranno le reali condizioni di forma di Fiori e Mouhiidine una volta che si potrà mettere mano ai calendari. In particolare, l’occasione di riscatto era molto buona per il peso massimo, che stava rimettendosi in marcia dopo un periodo fatto più di delusioni che di gioie. Resta però lui l’uomo sul quale più di altri appare possibile puntare per la qualificazione e delle buone cose in terra asiatica.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: FPI

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