Sci di fondo

Sci di fondo, Sprint Tour maschile 2020: Federico Pellegrino all’assalto della Coppa sprint

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La coppa del Mondo di sci di fondo si trasferisce in Nord America, dove si appresta a vivere il proprio rush finale. Nel weekend, il penultimo di competizioni dell’attuale inverno, andrà in scena la novità assoluta dello “Sprint Tour”, amputato però della sua tappa finale. Infatti, delle tre gare in programma, se ne svolgeranno solo due. La manifestazione sarà caratterizzata dall’assenza della Norvegia, che ha preferito evitare la trasferta oltreoceano per evitare rischi legati al diffondersi del Coronavirus. In questo modo, Federico Pellegrino potrebbe mettere le mani sulla Coppa sprint.

Lo “Sprint Tour” è concepito come una prova multi stage, le cui tappe sono però tutte prove sprint. La particolare natura dell’evento farà sì che la classifica finale non sia stabilita come di consueto per somma dei tempi, bensì sulla base di un particolare sistema di punteggio conferito a seconda dei piazzamenti ottenuti da ogni atleta nelle tre prove in programma.

Al termine di ogni sprint verranno assegnati 150 punti al vincitore, 145 al secondo classificato, 140 al terzo, 135 al quarto, 132 al quinto, 130 al sesto, 120 al settimo, 118 all’ottavo, 116 al nono, 114 al decimo, 112 all’undicesimo, 110 al dodicesimo, 100 al tredicesimo, 99 al quattordicesimo e via a scalare di un’unità sino al trentesimo, che otterrà 83 punti. Il trentunesimo raccoglierà 70 punti, il trentaduesimo 69 e si scenderà di un punto per ogni posizione successiva.
L’atleta che al termine delle tre gare avrà raccolto più punti verrà dichiarato vincitore dello Sprint Tour, la cui graduatoria sarà quindi stilata tramite il sistema di punteggio appena descritto. Nel caso due atleti ottengano lo stesso numero di punti, verrà classificato davanti chi ha raccolto il miglior risultato nell’arco delle tre gare.
A scanso di equivoci va rimarcato come i punti appena citati non siano quelli valevoli per la Coppa del Mondo, ma semplicemente dei coefficienti associati a ogni piazzamento, utilizzati esclusivamente per stabilire la classifica finale dello Sprint Tour.

I punti di Coppa del Mondo saranno invece quelli attribuiti normalmente in ogni prova multi stage.
Dunque al termine di ogni tappa il primo raccoglierà 50 punti, il secondo 46, il terzo 43, il quarto 40, il quinto 37, il sesto 34, il settimo 32, l’ottavo 30, il nono 28, il decimo 26, l’undicesimo 24, il dodicesimo 22, il tredicesimo 20, il quattordicesimo 18, il quindicesimo 16, il sedicesimo 15 e via a scalare di uno sino al trentesimo, che otterrà 1 punto.
Verranno inoltre assegnati punti di Coppa del Mondo sulla base della classifica finale dello Sprint Tour, raddoppiando quelli del consueto sistema Fis. Pertanto chi vincerà lo Sprint Tour riceverà 200 punti di Coppa del Mondo, il secondo 160, il terzo 120, il quarto 100, il quinto 90, il sesto 80, il settimo 72, l’ottavo 64, il nono 58, il decimo 52, l’undicesimo 48, il dodicesimo 44, il tredicesimo 40, il quattordicesimo 36, il quindicesimo 32, il sedicesimo 30 e via a scalare di due sino al trentesimo, che raccoglierà 2 punti.
Contrariamente a qualsiasi interpretazione data negli ultimi mesi, la Fis solo pochi giorni fa ha annunciato che oltre ai punti di Coppa del Mondo di ogni tappa, avranno valore sia per la classifica generale che per la graduatoria di specialità della sprint anche i punti conferiti in base alla classifica finale dello Sprint Tour.

Ciò significa che l’assente Johannes Høsflot Klæbo rischia di non vincere la Coppa sprint. In tal senso, quattro atleti hanno la possibilità teorica di scavalcarlo. Si tratta di Federico Pellegrino, Lucas Chanavat, Alexander Bolshunov e Gleb Retivykh, i quali sono distanti rispettivamente 165, 177, 220 e 225 punti dal norvegese. Considerando che il platfond a disposizione è a questo punto di 300 punti, è evidente come ognuno di lora possa ambire a scavalcare lo scandinavo.

Passando alle location di questo Sprint Tour, il programma originario prevedeva le prime due competizioni a Quebec City e la chiusura a Minneapolis. Tuttavia quest’ultimo appiuntamento è stato cancellato a causa delle misure volute dal governo americano per contenere l’epidemia di Covid-19. Dunque si gareggerà solo in Canada. La sprint d’apertura sarà a tecnica classica, mentre la successiva si disputerà a skating.

Quebec City è un contesto di gara ben conosciuto dagli atleti contemporanei, poiché ha fatto il suo ingresso in calendario nel 2012, diventando poi tappa fissa di fine stagione a partire dal 2016. Sinora vi si sono disputate quattro sprint, tutte a tecnica libera. Dunque la prova in alternato di sabato sarà una novità assoluta.
Le quattro competizioni sin qui andate in scena hanno avuto altrettanti vincitori diversi, ovverosia lo svedese Emil Jönsson (2012), il francese Baptiste Gros (2016), il canadese Alex Harvey (2017) e il norvegese Johannes Høsflot Klæbo (2019).
In casa Italia si registra un podio, raccolto da Federico Pellegrino. Lo scorso anno il poliziotto valdostano concluse in seconda posizione proprio alle spalle di Klæbo.

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paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: La Presse

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