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Nuoto, Europei 2019 Glasgow. Rana padrona: l’Italia domina anche sui 100 e guarda a Tokyo

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Martina Carraro oro, Arianna Castiglioni argento: sembrava scritto ma poi i risultati sono da conquistare sul campo e nulla è scontato quando ci sono 100 metri davanti e delle emozioni da controllare, non facili quando chi le deve gestire non h mai vinto una gara internazionale.

Per questo vale ancora di più la seconda doppietta azzurra consecutiva nella rana che ormai è questione tricolore in Europa in attesa di capire quali saranno le attrici in vista delle Olimpiadi di Tokyo in questa specialità. 

Di sicuro ci sarà Martina Carraro che ha fatto un passo avanti importante soprattutto dal punto di vista psicologico e non è più scesa dal podio da un anno a questa parte senza fare differenze tra vasca lunga e vasca corta. Stavolta, però, c’era da vincere e la genovese di stanza a Imola ha mantenuto il pronostico portando a casa il primo oro in carriera che non si scorda mai anche se lei ammette candidamente che il risultato dell’anno è il bronzo di Gwangju e come darle torto.

L’impressione è che l’allieva di Cesare Casella abbia raggiunto una continuità di rendimento che le permette di andare forte su ogni campo e in ogni momento della stagione. Nel 2019 è andata così: a dicembre dello scorso anno è andata sul podio a Hangzhou, ad aprile ha conquistato il pass per Gwangju, a luglio è salita sul podio mondiale in lunga in Corea, in autunno ha migliorato due volte il record italiano dei 100 e ora porta a casa due medaglie individuali da Glasgow. Meglio di così? Meglio di così si puó fare perché sono tanti gli aspetti tecnici su cui lavorare e Martina non è atleta che si tira indietro.

In fatto di caparbietà anche Arianna Castiglioni può dire la sua. Sedici mesi fa era la numero uno in Italia nella rana, portava a casa due bronzi dall’Europeo di Glasgow e sembrava leader incontrastata del movimento delle raniste. In questi mesi si è trovata a dover rincorrere prima Carraro e poi Benedetta Pilato, uscita quasi dal nulla in modo dirompente.

Non è facile andare ad allenarsi tutti i giorni con l’ansia di non qualificarsi per le grandi manifestazioni ma lei sembra farsi scivolare tutto addosso ma deve trovare l’equilibrio tecnico e psicologico che le permetta di centrare l’obiettivo del quadriennio: la qualificazione a Tokyo. Non sarà facile ma con la determinazione gettata in acqua questo pomeriggio tutto è possibile, anche respingere l’assalto di una rampante ragazzina pugliese che sta strabiliando il mondo ma che sui 100 deve ancora crescere.

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