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Basket: lotta di potere in Lega. La situazione tra Egidio Bianchi, Stefano Sardara e Livio Proli

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La Lega Basket Serie A (LBA), nelle ultime settimane e soprattutto negli ultimi giorni, sta vivendo un periodo non esattamente roseo, in considerazione di una serie di battaglie al suo interno legate a enormi differenze di vedute al suo interno.

Il più recente dei bubboni è esploso nell’ultima assemblea, quella del 19 dicembre, in cui non si sono presentati sei club: Fortitudo Bologna, Roma, Brindisi, Sassari, Cantù e Pistoia. Per voce del presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara, è ritenuta ormai inadeguata la struttura della LBA, della quale denota un forte immobilismo.

Sembrava il suo il nome maggiormente candidato a opporsi all’attuale presidente della LBA, Egidio Bianchi, ma questa mattina è stato lo stesso presidente della squadra seconda in classifica a indicarne un altro, quello di Livio Proli. L’ex direttore generale dell’Olimpia Milano, infatti, è l’uomo che fin da stamattina rimbalza da una parte all’altra del panorama cestistico italiano, attraverso le parole di Sardara alla Gazzetta dello Sport. Il suo nominativo sarà proposto nella prossima assemblea di Lega, il 13 gennaio.

Un groviglio, questo, che sembra dunque destinato a risolversi in tempi piuttosto brevi, anche perché pende la spada di Damocle dell’osservazione stretta della FIP, con Gianni Petrucci pronto a prendere eventuali iniziative necessarie. L’ultima volta che si è verificato uno scenario simile si era nel 2016, in una battaglia che ha lasciato sul campo la partecipazione all’EuroCup di Sassari, Trento, Cantù e Reggio Emilia sull’altare della complessa lotta, ancora ben lontana dall’esser risolta, tra Eurolega e FIBA.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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