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Taekwondo, post Croazia Open 2019: dopo gli Europei di Bari, sono i club italiani a prendersi la scena

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Da Bari a Zagabria la strada non è poi così lunga, eppure delle differenze ci sono. Gli Europei 2019 di taekwondo ormai sono alle spalle e nell’ultimo fine settimana l’epicentro continentale della disciplina si è spostato dall’altra parte dell’Adriatico per il Croazia Open 2019. Da un torneo G4 a un torneo G1 è chiaro che le cose cambino, per risonanza e partecipazione, ma non per questo gli aspetti da evidenziare devono diminuire.

L’Italia dal canto suo ha portato tanti club nazionali a partecipare facendo vedere di essere comunque molto competitiva, in particolar modo nelle categorie giovanili: i cadetti hanno infatti portato a casa un bottino fatto di 4 ori, 3 argenti e 10 bronzi (17 allori), mentre gli juniores 2 ori, 1 argento e 5 bronzi (8), per un computo complessivo di 25 medaglie.

Anche i seniores sono riusciti ad andare a segno nella giornata conclusiva, quella di domenica: sono state infatti 3 – tutte di bronzo – le gioie raccolte dai “grandi”. In particolare c’è da sottolineare il percorso fatto, praticamente in comune, da Davide Ditta e Andrea Conti; i quali si sono divisi il terzo gradino del podio nella -54 kg uomini; senza dimenticare l’exploit di Martina Corelli al femminile nella -49 kg.

Fra qualche giorno però, sarà nuovamente tempo di voltare pagina: il French Open (G4) incombe. Un nuovo fine settimana di gara, a Parigi, con il ritorno di tutti i migliori interpreti delle varie categorie che andranno a caccia di punti importanti per la qualificazione olimpica.

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Foto: LPS/Luigi Mariani

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