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MotoGP, Day-2 Test Jerez 2019: Marquez chiude la stagione ancora davanti a tutti in una giornata condizionata dalla pioggia

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Ora si può dire davvero: con la conclusione della seconda ed ultima giornata di test a Jerez de la Frontera, la stagione 2019 della MotoGP ha definitivamente chiuso i battenti e la classe regina delle due ruote si ferma ora per l’inverno. La sessione odierna è stata influenzata pesantemente dalla pioggia, che ha costretto i piloti non solo a ritardare l’entrata in pista, ma ha anche obbligato tutti a terminare il turno anzitempo.

Nella finestra centrale di asfalto asciutto, durata meno di sei ore e comunque continuamente interrotta da deboli rovesci, il più rapido è stato il campione del mondo della Honda Marc Marquez, che è riuscito nelle primissime battute a migliorare di tre decimi il suo tempo di ieri scendendo a 1:37.820. La notizia più calda della giornata per lui però non arriva dalla pista, in quanto il fuoriclasse spagnolo ha deciso che al più presto si opererà alla spalla destra dislocata nell’incidente di ieri. Non certo il migliore dei modi per staccare la spina e prepararsi fisicamente alla battaglia nel 2020.

In una giornata che ha lasciato veramente poche indicazioni ai team per via di freddo, vento ed asfalto bagnato, sono riuscite a ripetere le grandi prestazioni di ieri le due Suzuki di Alex Rins e Johan Mir, secondo e terzo rispettivamente a 17 e 139 millesimi di ritardo dal pilota di Cervera. La scuderia giapponese è apparsa veramente brillante anche su un tracciato più regolare come quello di Jerez e, con la crescita esponenziale di Mir avvenuta nella seconda parte di stagione, l’impressione è che si possa veramente guardare positivamente all’immediato futuro.

Quarto e quinto Maverick Viñales (+0.144) e Fabio Quartararo (+0.153), che hanno deciso oggi di risparmiare la concorrenza, restando molto calmi e distanti dai tempi fatti registrare ieri. Le due principali armi di Yamaha per contrastare Marquez nel 2020 hanno svolto un buon lavoro di setting senza spingere e rischiare inutili cadute. Ci si aspettava un tempo più competitivo da parte di Valentino Rossi (10°), che ieri aveva rinunciato al time attack, ma anche oggi il pesarese è rimasto abbondantemente sopra l’1:38 e quindi ha lasciato questo 2019 senza veri riferimenti diretti con i compagni di team.

Bene la Ducati con il solito Andrea Dovizioso, sceso a 1:37.986, che gli è valso la sesta posizione finale. La GP20 ha portato un codone di grandezza ancora maggiore e, nonostante i tempi in pista oggi siano stati molto alti (ricordiamo che il record è di 1’36″880, registrato da Quartararo nelle qualifiche di quest’anno), a Borgo Panigale si può andare in vacanza con un velato sorriso stampato in volto dopo questa due giorni di test.

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michele.brugnara@oasport.it

Twitter: MickBrug

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Foto: LaPresse

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