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MotoGP, Mondiale 2019: mancano quattro gare alla conclusione, Marc Marquez lascerà spazio ai rivali?

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Il Mondiale MotoGP 2019 saluta la torrida Thailandia e si prepara per il trittico asiatico che porterà i piloti tra Giappone, Australia e Malesia, prima del “rompete le righe” di Valencia di metà novembre. Quattro tappe che non hanno più nulla da dire, dato che Marc Marquez ha già ampiamente (e meritatamente) festeggiato il suo sesto titolo iridato nella classe regina, e l’ottavo in assoluta.

Lo spagnolo ha dominato in un lungo ed in largo in una annata nella quale è stato un vero e proprio “cannibale”. 14 arrivi al traguardo suddivisi in 9 vittorie e 5 secondi posti, con un solo ritiro ad Austin. Un ruolino di marcia clamoroso. 325 punti totali, 110 in più di Andrea Dovizioso. Un abisso. Non c’è altro modo di definire questo margine.

Ed ora? Il portacolori della Honda come si comporterà in questo finale di campionato? La risposta è semplice: andando ulteriormente a ritoccare il libro dei record. C’è poco da girarci attorno, il catalano vuole bruciare le tappe per raggiungere i numeri dei miti, da Giacomo Agostini a Valentino Rossi, e il vantaggio competitivo che ha a disposizione potrebbe dargli un altro poker di successi, specialmente a Motegi e Phillip Island, piste nelle quali è quasi inarrivabile.

E tutti gli altri? Dopo mesi a raccogliere le briciole di un fuoriclasse che mal che andava chiudeva al secondo posto, confidano di avere maggiormente campo libero per togliersi qualche soddisfazione. Tra questi, sicuramente, Fabio Quartararo, che ha messo in mostra una crescita inarrestabile e per il quale il primo successo in carriera nella classe regina è solo questione di tempo. Andrea Dovizioso, tuttora saldamente al secondo posto in classifica, cercherà il terzo trionfo di questa annata, dopo Losail e Red Bull Ring.

Alle sue spalle ci si giocherà il terzo posto in campionato. Alex Rins procede con 167 punti, contro di Maverick Viñales ed i 162 di Danilo Petrucci. Leggermente più indietro Valentino Rossi, nel bel mezzo di una ennesima crisi tecnica, con 145, con due sole lunghezze di vantaggio su Fabio Quartararo. Ormai i traguardi personali passeranno in primo piano, dato che il campione del mondo è in un altro pianeta rispetto a loro.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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