Ciclismo

Giro d’Italia 2020, un percorso adatto a Vincenzo Nibali. L’esperienza la chiave per sfidare i giovani

Pubblicato

il

Finalmente anche il Giro d’Italia 2020 ha il suo percorso. Gli studi Rai di Milano hanno appena svelato quale sarà il tracciato della 103esima edizione della Corsa Rosa, che partirà sabato 9 maggio dalla capitale dell’Ungheria, Budapest, per poi concludersi domenica 31 maggio sotto gli occhi della Madonnina che spicca dall’alto del Duomo di Milano. Ventuno tappe e un percorso variegato, adatto a tutti: con tre cronometro individuali e salite spettacolari come lo Stelvio, il Colle dell’Agnello e l’Izoard. Una Corsa Rosa che al primo sguardo si adatta molto bene alla punta italiana delle grandi corse a tappe: Vincenzo Nibali. Il siciliano, che dall’anno prossimo sarà il capitano della Trek-Segafredo, potrebbe strizzare l’occhio davanti al percorso del Giro, da lui già conquistato nel 2013 e nel 2016. Di fatti, lo Squalo dello Stretto si ritrova davanti un tracciato che lo favorisce e non poco rispetto a tanti altri suoi colleghi, visto che si difende molto bene a cronometro e che le salite più dure e insidiose sono tutte nella terza settimana, quella che preferisce e che lo esalta di più. 

Già la cronometro di apertura di Budapest non dovrebbe risultare un’incognita per Nibali, anche perchè l’arrivo sarà posizionato sulla collina di Buda per un tracciato complessivamente esigente. Si arriverà poi in Italia ripartendo dalla sua terra, la Sicilia, e nella quinta tappa incontrerà una salita che conosce molto bene, ossia quella dell’Etna. Il padrone di casa, se sarà al via del Giro, sarà l’uomo più atteso in questa giornata dove non potrà di certo mancare all’appello. Sia la prima che la seconda settimana saranno davvero esigenti, con frazioni molto nervose in cui qualsiasi tentativo di attacco potrebbe risultare buono per rintuzzare qualcosa. Ma poi in tutto ciò ci sarà anche la crono di Valdobbiadene, mossa e con lo strappo di Ca’ del Poggio; per non parlare di Piancavallo, la salita Pantani che chiuderà la seconda settimana, e in cui Vincenzo dovrà per forza di cose essere presente in previsione del verdetto finale degli ultimi sei giorni.

Eccoci dunque alla terza settimana, dove non ci sarà un attimo di respiro, ma in compenso questo sarà proprio il pane per i denti di Nibali, che si ritroverà davanti a tante belle salite. Sappiamo che dall’alto della sua esperienza sono proprio questi i giorni della sua solita esplosione, dove esce tutta la grinta, il carattere e il valore del campione di Messina. Dal Monte Bondone, e il passo Durone nella tappa di Madonna di Campiglio, al temibile e leggendario Stelvio nella frazione con arrivo ai Laghi di Cancano, alla penultima frazione di Sestriere con Colle dell’Agnello, Izoard e Monginevro, il capitano della Trek potrà sicuramente divertirsi.

Forse queste mitiche salite sono un po’ mancate nell’edizione di quest’anno e potrebbe esser stato anche questo ad averlo influenzato nel momento in cui non si è ritrovato di fronte ad un percorso dove poteva fare la differenza e dare il meglio di sé sulle salite che lo hanno sempre esaltato in questi anni. Mentre nel 2020 le cose potrebbero cambiare. Avrà di fronte nuovamente Richard Carapaz, che ha quasi assicurato la sua presenza alla Corsa Rosa, oppure Miguel Angel Lopez, molto legato al Giro; e non sono neanche da escludere altri giovani come il vincitore del Tour Egan Bernal e la rivelazione della Vuelta Tadej Pogacar.

Tanti giovani promettenti, dal valore inestimabile, ma che vanno sempre e comunque tenuti d’occhio nella terza settimana che molti potrebbero anche accusare, come Lopez o Pogacar. Mentre sappiamo perfettamente che le forze di Nibali si sono sempre concentrate nei giorni finali dove, dall’alto dei suoi due Giri vinti, oltre al Tour e alla Vuelta, ha sempre esaltato e fatto la differenza su salite dure, impervie, da veri e propri scalatori. Ovviamente ci sarà anche la crono finale di Milano, ma non dovrebbe essere un problema. E chi lo sa, magari lo vedremo anche assieme a Giulio Ciccone, vincitore quest’anno al Giro di una tappa e della classifica dei GPM, e che potrebbe risultare come un uomo veramente prezioso per il siciliano in Trek-Segafredo. Una futura coppia che piace tantissimo ai colori azzurri.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter 

@lisa_guadagnini

Foto: Valerio Origo

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version