Seguici su

MotoGP

Maverick Viñales MotoGP, GP San Marino 2019: “Speravo di scappare, ma la moto mi ha fatto soffrire sin dal primo giro”

Pubblicato

il

Maverick Viñales guarda il bicchiere mezzo pieno dopo il terzo posto nel Gran Premio di San Marino 2019 della MotoGP. Lo spagnolo, che partiva dalla pole position, confidava di poter lottare fino alla fine per la vittoria ma, suo malgrado, ha vissuto una gara con troppi alti e bassi: “Peccato per questo risultato perché ero reduce da un weekend positivo ed ero anche riuscito a partire bene – ammette lo yamahista ai microfoni di Sky Sport – Temevo la partenza perché, com’è ben noto, è spesso il mio tallone d’Achille. Questa volta invece non avevo perso posizioni e mi ero messo a condurre la gara. Nei primi chilometri addirittura pensavo di poter fuggire, ma la mia M1 mi ha fatto capire subito che non era giornata”.

Come spiega Viñales, i primi problemi si sono presentati già nel corso del giro numero uno, davvero troppo presto: “Ho sofferto lungo tutto il corso della gara, sin dalla curva 8 ho rischiato di essere disarcionato, con il posteriore che mi stava tradendo. A quel punto ho capito che correvo il serio rischio di cadere, per cui ho rallentato per non finire a terra”.

La moto, quindi, non è stata all’altezza di quanto visto nei giorni scorsi: Non ho mai avuto il giusto feeling con l’anteriore. Nelle curve 10 e 14 perdevo tanto e gli avversari volavano via, la trazione se n’è andata subito. Con il passare dei giri mi sono leggermente ripreso e ho provato a riportarmi sotto ai due fuggitivi. A quel punto, però, era troppo tardi e mi sono accontentato del podio”.

Nel complesso, tuttavia, Viñales chiude con il sorriso: “Stiamo migliorando e questo è importante. Siamo più costanti, abbiamo completato un buon fine settimana anche con caldo e poco grip. Sono sicuro che ad Aragon faremo ancora meglio”. 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Valerio Origo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *