Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2019: un Belgio stellare con 5 o 6 punte potenziali. Ma chi sarà il capitano?

Gianluca Bruno

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Si avvicina sempre più la prova in linea al maschile dei Mondiali di ciclismo su strada nello Yorkshire e, andando a spulciare nella startlist della gara di domenica, non si può non soffermarsi su una delle Nazionali più attrezzate per la gara in terra britannica: il Belgio. Una squadra piena di stelle: i capitani, almeno sulla carta, potrebbero essere addirittura cinque o sei. Chi si prenderà però davvero l’incarico di fare la corsa da protagonista?

Andando per esclusione, chi sicuramente si metterà a lavoro nelle prime fasi di gara è Tim Declercq: il passistone della Deceuninck – Quick Step è l’uomo ideale per aiutare i compagni. Poi possiamo citare anche Oliver Naesen, a secco di risultati in questa stagione, e Dylan Teuns, che dovrebbe essere in calando di condizione dopo la bellissima vittoria al Tour de France. Tre gregari prestabiliti, gli altri saranno tutti battitori liberi.

Il più atteso è ovviamente Philippe Gilbert, che sembra essere tornato quello del 2012, quando conquistò il titolo iridato a Valkenburg. Per lui quattro successi in stagione, tra i quali la Parigi-Roubaix e due tappe alla Vuelta, che stanno a dimostrare una condizione eccellente. Percorso davvero ideale per il nativo di Verviers, che può anticipare o aspettare il finale per uno sprint ristretto. Discorso simile per il campione olimpico in carica Greg Van Avermaet: l’uomo della CCC ha dato spettacolo in Canada portandosi a casa la vittoria a Montreal e salendo sul podio in Quebec. Loro due dovrebbero essere coloro che alla partenza vestiranno i gradi di capitano.

Gli altri tre potranno muoversi in anticipo, trovandosi costretti poi ad aiutare Gilbert e Van Avermaet nel finale. Yves Lampaert è adattissimo per queste corse, spesso nelle classiche del Nord ha dimostrato di andare forte. Una caduta però nella cronometro di due giorni fa potrebbe aver inciso a livello fisico. Tim Wellens ama queste latitudini e può sfruttare un vantaggio non da poco: se dovesse esserci maltempo lui potrebbe riuscire ad esaltarsi come pochi, potendo addirittura fare la differenza. Resta poi il baby fenomeno: Remco Evenepoel. A cronometro è andato come una moto, conquistando l’argento: difficilmente nella prova in linea stupirà ancora, ma da uno con le sue qualità ci si può attendere di tutto.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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