Ciclismo

Ciclismo, Mondiali 2019: impresa fenomenale di Annemiek van Vleuten, quinto posto per Elisa Longo Borghini

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Un’impresa memorabile, un trionfo incontrastato che resterà nella storia. Annemiek van Vleuten si laurea campionessa del mondo con un’azione in solitaria di oltre 100 km. La 36enne olandese, dopo aver conquistato due titoli iridati nella cronometro, riesce ora ad imporsi in modo magistrale nella prova in linea dei Mondiali 2019 di ciclismo. L’atleta della Mitchelton-Scott ha dominato la corsa nello Yorkshire (Gran Bretagna), dimostrando di essere nettamente la più forte e potendo così alzare le braccia sul traguardo di Harrogate. Arriva una doppietta olandese, visto che l’argento va alla campionessa uscente Anna van der Breggen. Completa il podio l’australiana Amanda Spratt, seconda nella scorsa edizione. Quarta la statunitense Chloe Dygert, che sfiora un’altra medaglia dopo l’oro nella cronometro, mentre la migliore delle azzurre è Elisa Longo Borghini, che chiude al quinto posto.

Prima parte di corsa senza particolari azioni, con il gruppo che si mantiene compatto. Sulla prima ascesa in programma, quella di Norwood Edge, c’è però subito un’importante selezione e il plotone si spezza in più parti. La corsa esplode poi definitivamente sulla salita di Lofthouse, quando a 105 km dal traguardo attacca l’olandese Annemiek van Vleuten, che fa il vuoto e resta così sola al comando. Alle sue spalle si forma un gruppetto con otto atlete: la connazionale Anna van der Breggen, le azzurre Soraya Paladin ed Elisa Longo Borghini, la tedesca Clara Koppenburg, l’australiana Amanda Spratt, la statunitense Chloe Dygert, la danese Cecilie Uttrup Ludwig e la britannica Elizabeth Deignan. Van Vleuten guadagna rapidamente un minuto sulle inseguitrici e oltre due sul gruppo principale.

L’azione di van Vleuten è eccezionale e mantiene un ritmo fortissimo, che impedisce alle avversarie di ridurre il gap. Anzi avviene il contrario, visto che nel tratto in falsopiano l’olandese aumenta il proprio vantaggio ed entra nel circuito finale di Harrogate con 2’37” sulle inseguitrici e 4’ sul gruppo, ormai tagliato fuori dai giochi. Nel primo giro attacca Dygert, che viene seguita da van der Breggen, Longo Borghini e Spratt. Le altre atlete alzano bandiera bianca, staccandosi, e restano quindi in quattro all’inseguimento. A 34 km dall’arrivo arriva un altro scatto di Dygert, che questa volta riesce a distanziare le rivali. La giovane americana si lancia così all’inseguimento di van Vleuten, dando il massimo per cercare di riprenderla. Ai -18 km, su un tratto in salita, si stacca Longo Borghini, che non riesce più a tenere il passo di van der Breggen e Spratt, dovendo così dire addio al sogno di una medaglia.

Nell’ultimo giro paga lo sforzo Dygert, che viene ripesa da van der Breggen e Spratt ai -12,5 km. Dopo un paio di chilometri la 22enne statunitense va in crisi e si stacca. Van Vleuten si gestisce invece alla perfezione nel finale, amministrando al meglio il proprio vantaggio e conquistando così la vittoria in solitaria con 2’15” su van der Breggen, che a 5 km dal traguardo stacca Spratt, che chiude quindi terza a 2’28”. Quarta Dygert a 3’24”, quinta Longo Borghini a 4’45”, mentre il gruppo termina a 5’20” con Marianne Vos che vince lo sprint davanti a Marta Bastianelli. Si piazzano poi la sudafricana Ashleigh Moolman, la tedesca Lisa Brennauer e la statunitense Coryn Rivera, che chiude la top10.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Yorkshire 2019/SWPix.com

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