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Basket, Mondiali 2019: la Serbia ai raggi X. Una corazzata di fenomeni che può far male all’Italia con stazza ed atletismo

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Domani l’Italia si giocherà una parte del suo futuro nei Mondiali di basket. La sfida con la Serbia può essere decisiva per la squadra di Meo Sacchetti, che con una vittoria potrebbe cominciare ad intravedere addirittura i quarti di finale. La formula, infatti, prevede che le nazionali qualificate si portano dietro nella seconda fase i punti conquistati nella prima. Gli azzurri si presenterebbero, dunque, alle probabili sfide con Spagna e Porto Rico con 6 punti e di conseguenza anche una sola successiva vittoria potrebbe bastare per entrare tra le migliori otto.

Servirà comunque una grande impresa a Datome e compagni, perchè la Serbia è una corazzata e soprattutto è insieme agli Stati la favorita per vincere il Mondiale. Addirittura per molti addetti ai lavori la squadra di Djordjevic è anche più forte di Team USA e può davvero conquistare un oro storico e che manca dal 2002, quando ancora c’era la Jugoslavia.

La Serbia è una squadra che ha tutto e che non sembra presentare dei punti deboli, nonostante la pesante assenza di Milos Teodosic. Fisico, classe, talento, esperienza, un mix davvero esplosivo per Sasha Djordjevic, che ha costruito la sua formazione intorno soprattutto a due giocatori, Nikola Jokic e Bogdan Bogdanovic. Il primo è il leader dei Denver Nuggets e sta viaggiando in questo Mondiale ad oltre dodici punti, sei rimbalzi e sei assist di media; il secondo è reduce da una buona stagione con i Sacramento Kings ed arriva alla partita con l’Italia con oltre 20 punti nelle prime due partite.

Come l’Italia, anche la Serbia ha avuto la possibilità di rifiatare molto, viste le facili partite con Angola e Filippine. Addirittura Djordjevic ha lasciato a riposo un giocatore come Nemanja Bjelica all’esordio, per poi inserirlo nel secondo incontro, nel quale il giocatore dei Kings ha messo a referto subito 20 punti.

Sarà un’Italia che soffrirà molto nel reparto lunghi, perchè non c’è solo Nikola Jokic, ma gli azzurri dovranno addirittura fronteggiare uno come Boban Marjanovic, centro da 231 centimetri e con mani educatissime. Semplicemente illegale a livello europeo e saranno grandi problemi per chi dovrà marcarlo. Non solo il reparto lunghi, ma ogni nome quasi mette timore, perchè questa Serbia può affidarsi ai vari Jokic, Guduric, Milutinov, Micic.

Italia e Serbia si sono affrontate per due volte in amichevole quest’estate. Nella prima dominio assoluto dei serbi, mentre nella seconda gli azzurri sono rimasti a lungo a contatto. La terza sfida potrebbe essere quella giusta per provare a realizzare l’impresa.

 

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Credit Ciamillo

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