Tuffi
Tuffi, Europei 2019: la Germania vince il Team Event, l’Italia dei giovani è settima
E’ della Germania il Team Event, ovvero la gara a squadre (completamente rivoluzionata anche solo rispetto agli ultimi Mondiali), che ha aperto il Campionato europeo di tuffi a Kiev 2019, con l‘Italia (squadra più giovane in gara) settima. Medaglie anche per Russia (argento) e Gran Bretagna (bronzo). Una prova dai contenuti tecnici rivedibili: un miscuglio di tuffi, atleti e specialità senza troppo capo né coda. Una manifestazione continentale che per la formazione azzurra significa invece iniziare un nuovo ciclo con un gruppo giovanissimo e di buona prospettiva, sapendo che però la concorrenza è tremenda anche nel Vecchio Continente.
GARA
Al Liko Sport Center di Kiev, che già ospitò l‘Europeo 2017, va in scena la prima giornata della rassegna continentale (sono 23 la nazioni iscritte), stranamente piazzata dopo i Mondiali, in un calendario “rivedibile”, sinceramente. Ci sono assenze pesanti, per esempio quelle di Jack Laugher e Tom Daley nelle file della Gran Bretagna e in generale di altri atleti importanti che hanno già ottenuto il loro obiettivo primario, cioè la qualificazione olimpica, ai recentissimi Mondiali di Gwangju 2019. Il Team Event (otto squadre in gara, Russia, Germania, Gran Bretagna, Ucraina, Italia, Francia, Svezia, Olanda), comporta diverse novità rispetto alla rassegna iridata: non più solo due atleti in gara, ma un massimo di quattro (e un minimo di due), con l’inserimento dei tuffi sincronizzati e sempre l’obbligatorietà di gareggiare sia dal trampolino che dalla piattaforma. Niente più due tuffi a coefficiente fisso, i primi, ma si parte direttamente con i liberi. L’Italia schiera quattro atleti e tre sono al debutto assoluto a livello internazionale: Larsen, Jodoin, Biginelli, assieme a Giovannini che non ha molta esperienza in più, avendo 15 anni (ma era presente in Corea). La gara a squadre è specialità non olimpica, per cui si presta a “esperimenti” e novità. Da oggi a domenica verranno assegnati in totale tredici titoli europei, domani toccherà subito alla piattaforma femminile dove l’Italia si giocherà carte importanti con Noemi Batki e la citata Jodoin. Per le gare da 3 e da 10m è prevista una carta olimpica nominale (e non assegnata alla Nazione, come per i primi tre classificati dei Mondiali nelle stesse gare) e dunque saranno quattro pass per Tokyo 2020 in totale. Ovviamente, se il vincitore della prova è già qualificato, il “ticket” passerà al secondo classificato e così via, a scalare.
PRIMA E SECONDA SERIE
Si parte, 58,50 per Katherine Torrance, poi Anthony Harding con il 109 C (3.8 coefficiente, quadruplo e mezzo avanti raggruppato) 83.60, totale 142.10 per la Gran Bretagna. Zero per la Svezia tanto per iniziare sul primo tuffo con Ek, che scivola nel presalto! Russia: Koroleva 60.00, Ilia Molchanov, scarso nel triplo e mezzo rovesciato, tanti schizzi, solo 54,25, totale 114.25. Olanda: Inge Jansen 63.00, Faatz, 40.50, male. Germania, tra le favorite: Tina Punzel 205 B (doppio e mezzo indietro carpiato), abbondante, perde i piedi nell’ingresso in acqua, 57.00 punti. Patrick Hausding, dal 2008 sempre a medaglia agli Europei, triplo e mezzo rovesciato carpiato con 77 punti, totale 134.00. Italia: Sarah Jodoin Di Maria, papà italiano e mamma canadese, subito un mezzo disastro. Incertezza sul presalto, arriva storta, media del “3”, 27 punti. Andreas Sargent Larsen, papà danese, mamma italiana, 109 C (quadruplo e mezzo avanti raggruppato), bene, ma non benissimo. Un po’ di insicurezza sul presalto, 67.20, totale 89.70. Gran Bretagna in testa davanti alla Germania e Ucraina. Italia già lontanissima dalla zona medaglie.
TERZA SERIE
Tuffi sincronizzati, sempre dal trampolino tre metri. Gran Bretagna: non benissimo sul caricamento, 52.50 per Torrance-Harding. 180.90 per Kesar-Kolodiy. Bene la Germania, Punzel e Massemberg lavorano assieme (bronzo nel “misto” a Gwangju) e si nota subito: 65.10, 199.10, Germania davanti alla Gran Bretagna. Doppio e mezzo indietro carpiato per l’Italia: 52,50, 142.20, azzurri indietro a metà gara.
QUARTA E QUINTA SERIE
Si sale dai tre ai dieci metri, dal trampolino alla piattaforma con gli ultimi due tuffi per nazione. Francia con Maissam Naji, 52.80; Benjamin Auffret benissimo, totale 311.50. La Francia non è lontana dalla Gran Bretagna. Russia. Beliaeva 63.00, media del “7”; Minibaev verticale indietro, doppio e mezzo con 2 avvitamenti e mezzo: benissimo, Russia a un punto dalla Gran Bretagna. Germania con Christina Wassen, triplo e mezzo ritornato raggruppato: ottimo tuffo, bel molleggio con le caviglie, brava ad aprire nel finale, ottima entrata, 68.30; Massenberg, tuffo dalla verticale, indietro: bell’ingresso in acqua, leggermente sottoparabola, buona entrata, 68.80. Germania prima con 336.70 davanti a Russia e Gran Bretagna. Penultimo tuffo per l’Italia con Maia Biginelli, 16 anni, doppio e mezzo ritornato carpiato dalla piattaforma, debutto per lei nell’Europeo dei grandi: scarso l’ingresso in acqua, 47,60, media del 5.5/6.0. Riccardo Giovannini (anche lui classe 2003): triplo salto mortale indietro con partenza dalla verticale, è mancata solo l’entrata secca, leggermente scarso nell’ingresso in aqua, media del “5”, 49.50, 239.30, Italia penultima davanti solo alla Svezia. Guida la Germania con 336.70, poi Russia (324.25) e Gran Bretagna (323.20). Italia 7a con 239.30. Ucraina quarta e ancora in lotta.
Ultimo tuffo: sincro misto dalla piattaforma, non un granché per i britannici, anche se un buon tuffo tecnicamente. In ogni caso sono sul podio! Sereda-Lyskun, Ucraina, per la medaglia: sbaglia lui, tuffo scarso, errore anche nel caricamento. Sfuma il podio, 59.20, totale 377.70. Wassen-Massenberg, 68.80, servivano 65 punti per l’oro. E’ trionfo tedesco, con anche Hausding e Punzel. Chiude l’Italia con Giovannini-Biginelli, 32 anni in due, doppio e mezzo indietro carpiato, buon synchro anche se Biginelli è più lontana rispetto a Giovannini. Gara difficile per l’Italia, 52.80, totale inferiore ai 300 punti, 292.10. Azzurri settimi, davanti alla Svezia.
Ricapitolando: oro Germania (Hausding, Wassel, Punzel, Massenberg) con 405.50 punti, argento Russia (Beliaeva, Koroleva, Minibaev, Molchanov), 401,05, bronzo Gran Bretagna (Torrance, Williams, Harding, Chen) 392.00. Quarta la Francia a 388.30, quinta Ucraina con 377.70. Italia settima a quota 292.10, con tanti errori.
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Foto: Bonzi