Ciclismo

Ciclismo, Luis Ángel Maté torna in gara alla Vuelta: “Il casco mi ha salvato la vita”

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Una caduta bruttissima, davvero terribile. Prima tappa del Giro di Polonia, Luis Ángel Maté, corridore della Cofidis, finisce a terra e batte la testa: per lui ben cinquanta punti di sutura per ricucire la ferita. L’iberico non si è dato per vinto ed ha subito pensato al rientro in gara, che ci sarà sabato, nella sua amata Spagna in occasione della Vuelta.

Le sue parole: “Alla fine della tappa stavo provando a portare su Pippo (Filippo Fortin, ndr) per permettergli di disputare la volata, c’era una buca alla fine di una curva e non l’ho vista. Anche se non ho mai perso coscienza, la caduta è stata brutale. Fortunatamente Stephane Desbuissons (il medico della squadra, ndr) e Roberto Damiani hanno trascorso la serata con noi per supportarci. Grazie anche ai tifosi che sanno come sostenerci sia nei momenti belli che in quelli brutti. Non vedo l’ora di montare di nuovo in sella e tornare a gareggiare: è il regalo più bello che posso far loro” .

Parole importantissime per chiudere: “Il casco mi ha salvato la vita. Ho perso molto sangue e devo restare ancora un paio di giorni sotto osservazione. Ora mi concentro sul riposo e sul recupero e non vedo l’ora di risalire in bici il più presto possibile”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Sergio Rojo / Shutterstock.com

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