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Nuoto, Mondiali 2019 – Scozzoli: “Brucia star fuori dalla finale per un centesimo”; Dotto: “Un quarto posto riferimento per il futuro”

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Non solo il bronzo di Gabriele Detti nella prima giornata dei Mondiali 2019 di nuoto in piscina a Gwangju (Corea del Sud) per quanto concerne i colori azzurri. La 4×100 stile libero si è fatta onore, giungendo quarta, a soli 17 centesimi dall’Australia medaglia di bronzo. Santo Condorelli in 48″72, Manuel Frigo in 47″29, Luca Dotto in 47″81 e Alessandro Miressi in 47″57 hanno portato l’italia al record nazionale di 3’11″39, nove centesimi meno del quartetto olimpico a Pechino 2008 (3’11″48 con Alessandro Calvi, Christian Galenda, Marco Belotti e Filippo Magnini). Un riscontro però non sufficiente per salire sul podio. “Provo delle sensazioni contrastanti. Sensazioni molto belle per quanto riguarda la mia frazione perché sapevo che potevo migliorarmi molto e dispiacere per un podio mancato per poco“, le parole di Frigo. “Ci siamo andati davvero vicino. E’ stata una grande Italia con un bel record. Lo scorso anno ho nuotato 46″9 lanciato quindi sicuramente avrei potuto nuotare meglio. Abbiamo lasciato qualche centesimo in vasca e c’è un pizzico di amarezza“, ha aggiunto Miressi. “Alla vigilia non partivamo con una speranza concreta di podio. In stagione ho avuto molteplici problemi e difficoltà a nuotare sotto i 49 secondi i miei tempi abituali. L’unico che si è superato è stato Frigo, autore di una frazione pazzesca. Fa male, siamo arrabbiati perché in dieci anni di nazionale non ricordo una squadra fuori dal podio con 3’11″3. Comunque è un messaggio importante in vista delle Olimpiadi perché abbiamo stabilito il record italiano senza migliorarci nell’arco della stagione, eccetto Frigo. Quindi dobbiamo renderci conto di quanto siamo forti e lavorare con tranquillità e serenità. Questo quarto posto sarà un riferimento importante per il futuro“, l’analisi di Dotto.

Note liete per Elena Di Liddo in finale nei 100 farfalla col record italiano: sesto tempo delle semifinali in 57″04 (26″64 – 30″40). Una prestazione degna di nota della pugliese che ha cosi commentato la sua prova: “Rispetto alle batterie ero più tesa. A Kazan venivo da un incidente quindi senza aspettative. A Hangzhou ho partecipato alla finale, ma in vasca corta le gare hanno tutt’altra valenza. Comunque quando mi sono tuffata mi sono trasformata in un’altra persona: determinata, che sapeva come gestire la gara e che si sentiva pronta. I miei obiettivi erano la finale e il record italiano. Li ho centrati entrambi. Non mi aspettavo una classifica così stretta. Eccetto la svedese Sarah Sjoestroem e la canadese Margaret Macneil, siamo sei atlete in un decimo. In finale proverò a dare tutta me stessa e vedremo cosa succederà“.

Niente da fare per Piero Codia nei 50 farfalla. Ha nuotato il nono tempo delle semifinali in 23″29 il campione d’Europa dei 100 delfino, fermandosi a otto centesimi dal russo Andreay Zhilkin: “Il livello è molto alto anche nei 50. Sono andati tutti forte. Anch’io ho disputato una buona gara. Resta un pizzico di rammarico perché mi sarebbe piaciuto nuotare la finale; comunque il tempo è un ottimo segnale in vista dei 100. Mi sento bene e avrò modo di recuperare meglio il fuso orario“, le considerazione del nativo di Trieste.

Cocenti eliminazioni anche per Fabio Scozzoli (estromesso dalla finale dei 100 rana per un centesimo) e Nicolò Martinenghi squalificato, in un contesto stellare suggellato dal record del mondo di Adam Peaty (56″88). “Brucia tanto perché ho la consapevolezza di essere di nuovo lì. Due anni fa non sono neanche andato in semifinale. Sono a un centesimo dalla finale mondiale col secondo tempo di sempre“, le reazioni del romagnolo.

(fonti dichiarazioni: FIN)

 

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Foto: Diego Gasperoni

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