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Roland Garros 2019: Barty-Vondrousova, finale inedita per uno Slam

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Sarà una finale completamente inedita per quanto riguarda i tornei del Grande Slam quella del singolare femminile del Roland Garros 2019 che si disputerà oggi a partire dalle ore 15.00 sul campo centrale dedicato a Philippe Chatrier tra l’australiana Ashleigh Barty e la ceca Marketa Vondrousova.

Una sfida totalmente impronosticabile alla vigilia, così come impronosticabile, specialmente sulla terra battuta, è un tennis femminile senza più una chiara padrona come era Serena Williams, che ha un’occasione per tornare a esserlo a Wimbledon, e come potrebbe essere una Naomi Osaka che però sul rosso è ancora troppo lontana dal rendimento che esprime sul veloce.

A dimostrazione della difficoltà di lettura del circuito WTA va detto infatti che le due protagoniste sono state molto brave ma anche fortunate: nessuna delle due ha dovuto battere nemmeno una giocatrice compresa tra le prime 11 del tabellone, per Barty, che peraltro è testa di serie numero 8, la più alta di posizione sulle quali ha avuto la meglio è stata in semifinale la statunitense Madison Keys, numero 14, mentre per Vondrousova è stata negli ottavi la lettone Anastasija Sevastova, numero 12.

Circa 25-30 anni fa il grandissimo Rino Tommasi, a mo’ di provocazione che spesso sapeva di verità, diceva che gli Slam femminili iniziavano dai quarti di finale, perché quasi sempre vi arrivavano le prime otto teste di serie, e certe volte cominciavano addirittura dalle semifinali. Oggi è tutto cambiato e sta agli appassionati stabilire se in meglio o in peggio.

Tornando alle due protagoniste, entrambe hanno un tennis che non è fatto solo di potenza ma anche di cambi di rotazione e di lunghezza dei colpi, elementi importantissimi soprattutto sul rosso. Barty è la prima numero 8 del seeding ad arrivare in finale al Roland Garros dai tempi di Svetlana Kuznetsova, che nel 2006 perse da Justine Henin, mentre ancora una volta, dopo il clamoroso trionfo di Jelena Ostapenko nel 2017, all’atto decisivo giunge una tennista non compresa fra le teste di serie come Vondrousova.

La 19enne mancina nativa di Sokolov è anche la prima teenager ad arrivare in finale a Parigi dai tempi di Ana ivanovic, che nel 2007 perse a sua volta da Henin, anche se il caso di Ostapenko è particolare: due anni fa vinse i suoi primi cinque incontri da teen per poi compiere i 20 anni il giorno della semifinale, mentre Marketa li farà il 28 giugno.

Un’australiana non arrivava alla sfida decisiva per la Coppa Suzanne Lenglen dal 2010, uno dei momenti più dolci della storia del tennis femminile italiano in quanto la aussie Samantha Stosur venne sconfitta dalla nostra Francesca Schiavone, mentre la Repubblica Ceca da quando è indipendente ha avuto una sola rappresentante in finale al Roland Garros, Lucie Safarova, battuta in tre set da Serena Williams nel 2015.

Infine i precedenti tra le due tenniste: Barty ha avuto finora la meglio due volte su due su Vondrousova, 7-5 7-6 sull’erba di Birmingham nel 2017, 6-3 7-5 sul cemento di Cincinnati nel 2018. Con due giocatrici che arrivano entrambe per la prima volta a un traguardo come quello che si sono conquistate sarà difficilissimo vedere una bella partita data l’altissima posta in palio che genererà una grandissima tensione in campo. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire…

 

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Foto: LaPresse

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