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MotoGP, GP Spagna 2019: Valentino Rossi, una rimonta generosa. Ma il gap tra Yamaha e Honda resta ampio

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Dal tredicesimo al sesto posto: questa è stata la rimonta di Valentino Rossi durante il GP di Spagna 2019, la quarta tappa del Mondiale MotoGP è stata la peggiore per il Dottore in questo avvio di stagione che non riesce ad agguantare il podio dopo due secondi posti consecutivi. La prestazione di Jerez non è però da buttare via totalmente, le qualifiche del sabato si erano concluse mestamente e il centauro di Tavullia è stato costretto a scattare addirittura dalla quinta fila poi in gara si è reso protagonista di una risalita generosa, passo dopo passo, come una piccola formichina: il recupero non è stato furibondo ma costruito mattoncino su mattoncino, con grande arguzia tecnica, con dei sorpassi regolari fino alla doppia stoccata su Morbidelli e Crutchlow che gli ha permesso di chiudere a ridosso della top five.

Il bicchiere va visto mezzo pieno anche perché è innegabile che la gara sia stata condizionata dalle qualifiche di ieri: fosse riuscito ad accedere al Q2, obiettivo mancato per una manciata di millesimi, sarebbe partito più avanti e sarebbe magari potuto rimanere con Dovizioso e Petrucci. Un passo indietro dopo i due secondi posti consecutivi raccolti tra Argentina e USA ma al traguardo si può parzialmente sorridere perché il Mondiale è apertissimo, il nuovo leader Marc Marquez è lontano nove punti dopo quattro gare e il nove volte Campione del Mondo sembra essere in grande forma per puntare al bersaglio grosso. Non dimostra i 40 anni che recita la carta d’identità ma per cercare di lottare alla pari col Cabronçito e con Dovizioso.

Il Dottore però ha fatto anche autocritica perché il compagno di squadra Maverick Vinales è riuscito a salire sul podio e dunque si poteva puntare a un risultato di maggior prestigio a Jerez. La Yamaha è migliorata su un tracciato molto critico dove l’anno scorso era affondata ma è innegabile che il distacco dalla Honda è ancora rilevante, la scuderia di Iwata compie dei passi in avanti ma Marquez sul bolide arancione risulta ancora imprendibile: bisogna continuare a crescere, si devono cercare delle nuove soluzioni (già a partire dai test di domani sempre su questa pista) per essere più performanti nel prossimo futuro con la consapevolezza che tra due settimane si gareggerà a Le Mans, asfalto amico a Valentino Rossi e alla sua Yamaha dove tutti si aspettano delle risposte importanti per capire se davvero ci sono i margini per sognare in grande.

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Foto: Lapresse

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