Ciclismo

Giro d’Italia 2019, risultato diciottesima tappa: straordinaria vittoria di Damiano Cima, che resiste al rientro del gruppo. Secondo Pascal Ackermann

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Epilogo incredibile nella diciottesima tappa del Giro d’Italia 2019. A Santa Maria di Sala trionfa in modo straordinario Damiano Cima, che riesce a resistere al rientro del gruppo, e precede sul traguardo i velocisti. Il 25enne della Nippo Vini Fantini Faizanè era andato in fuga nella prima parte della corsa, insieme a Denz e Maestri e con una volata fenomenale è riuscito a precedere di pochi metri i velocisti del gruppo, con Pascal Ackermann che si deve accontentare del secondo posto, davanti a Simone Consonni (UAE-Team Emirates). Giornata senza problemi invece per Richard Carapaz, che mantiene saldamente la maglia rosa, in attesa delle ultime tre decisive frazioni di questa 102ma edizione.

Prima ora di corsa a ritmi altissimi, con una serie di scatti e controscatti in testa. Tante azioni per cercare di entrare in fuga, ma il gruppo non concede spazio e va ad annullare uno dopo l’altro i tentativi. La fuga di giornata riesce a partire solo dopo 55 km con tre corridori: Nico Denz (AG2R La Mondiale), Mirco Maestri (Bardiani-CSF) e Damiano Cima (Nippo Vini Fantini Faizanè). Questo tentativo prende subito il largo e le squadre dei velocisti si mettono poi a tirare, cercando di tenere il ritardo sotto controllo. Sull’unico GPM in programma, Pieve d’Alpago (quarta categoria) transita primo Cima, mentre il traguardo volante di Conegliano viene vinto da Maestri.

Il vantaggio dei tre fuggitivi ai -40 km resta però alto, attorno ai 4’30” e nel finale assistiamo così ad un avvincente inseguimento del plotone, che spinge a tutta per riprendere i battistrada. Si arriva all’ultimo chilometro con il gruppo che ha i fuggitivi nel mirino, ma Cima riesce a gestirsi alla perfezione e lancia lo sprint ai 300 metri, conquistando una vittoria memorabile. La volata del gruppo viene vinta da Pascal Ackermann (BORA-Hansgrohe), che ha un gesto di stizza perché vale solo per un amaro secondo posto, battendo Simone Consonni (UAE-Team Emirates). Nella top 10 anche Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Sidermec), sesto, seguito da Davide Cimolai (Israel Cycling Academy), mentre è solo ottavo Arnaud Démare (Groupama – FDJ). Non cambia nulla quindi nelle prime posizioni della classifica generale con Richard Carapaz (Movistar), che resta sempre al comando con 1’54” su Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e 2’16” su Primoz Roglic (Jumbo-Visma). Ackermann ha invece strappato la maglia ciclamino a Demare.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Lapresse

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