Ciclismo

Ciclismo, Fabio Aru: “Adesso sto bene, spero di tornare per la Vuelta. Al Giro tiferó Nibali”

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Fabio Aru e le sofferenze sono un brutto ricordo? Sembrerebbe di sì. Il corridore sardo poco più di un mese fa si è sottoposto presso il Nuovo Ospedale di Prato-Santo Stefano ad un intervento di angioplastica dell’arteria iliaca della gamba sinistra durante il quale è stato posizionato uno stent vascolare per risolvere la costrizione che impediva il regolare afflusso sanguigno durante la prestazione atletica. L’operazione, eseguita dal Dottor Andrea Gori, è riuscita alla perfezione e il corridore della UAE Team Emirates ha iniziato con grande motivazione la fase di riabilitazione che dovrebbe durare complessivamente circa 3-4 mesi. Le aspettative del “Cavaliere dei Quattro Mori” sono quelle di mettersi alle spalle le negatività del passato e tornare ad essere il corridore che ha infiammato i tifosi sulle salite più impegnative dei grandi Giri.

Venerdì sera sono tornato dalla visita di controllo a Prato, ho fatto un test sotto sforzo ed un’altra Tac con mezzo di contrasto, abbiamo visto come scorre bene il sangue nell’arteria iliaca della gamba sinistra. Adesso posso tornare a pedalare con grande gradualità. Non è piacevole star fuori per uno come me che ama questo lavoro molto intensamente e vorrebbe sempre spaccare il mondo. I primi giorni a letto, poi qualche camminata senza sforzare la gamba, la seconda settimana una passeggiatina, giusto per vedere com’era il mondo fuori. Il 15 aprile sono risalito sui rulli, con il manubrio alto per non forzare troppo il bacino. Ho la voglia matta di mettermi alla prova, di testarmi“, racconta Aru, intervistato da La Gazzetta dello Sport.

Il ciclista nostrano, terzo nel 2014 e secondo nel 2015 al Giro d’Italia, sogna di rientrare quindi al più presto: “Spero sia alla Vuelta“. Allo stato attuale delle cose però il nostro portacolori si troverà ad essere spettatore della Corsa Rosa che sabato 11 maggio prenderà il via: “Vivo questi giorni con grande amarezza e dispiacere. Ho visto molto bene Nibali al Tour of the Alps, meglio di altre volte. E’ arrivato al momento perfetto per il Giro. Tifo per lui, abbiamo condiviso tanti anni, un ottimo rapporto, ho imparato tanto da lui e gli sono legato: deve vincere anche per me..La sua grande forza è la continuità. Sa come si fa“, sottolinea Aru.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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