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Calcio, Europa League 2019: il Napoli a caccia di soddisfazioni nella tana dell’Arsenal per l’andata dei quarti di finale

Federico Rossini

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Comincerà domani alle 21.00 l’avventura del Napoli nei quarti di finale di Europa League. L’avversario è tra i più complicati possibili: l’Arsenal, dalla lunghissima e rinomata tradizione continentale, sebbene abbia vinto meno di altre compagini inglesi. Va ricordato, infatti, che stiamo parlando di una squadra che, dalla stagione 1998-1999, aveva sempre partecipato, in maniera ininterrotta, alla Champions League, raggiungendo anche una finale nel 2005-2006, persa contro il Barcellona.

C’è un solo precedente tra le due formazioni in campo europeo: nel 2013, durante la fase a gironi della principale tra le due competizioni europee, entrambe vinsero per 2-0 sul proprio campo. I partenopei non vincono gare ufficiali nella terra d’Albione dal 1970.

L’Arsenal arriva a questa sfida da quinta in Premier League ed è ancora in piena lotta per conquistare un posto in Champions League, essendo a un punto dal Tottenham, a tre dal Chelsea e con due di vantaggio sul Manchester United. Il Napoli, invece, sta cercando di rendere certo il secondo posto in Serie A, dal momento che è troppo lontano per insidiare la Juventus, ma ha un certo margine sull’Inter (7 punti).

Per quel che riguarda le due formazioni, l’allenatore inglese, Emery, conterà sul duo Lacazette-Aubameyang, che insieme assommano quasi quaranta gol in stagione. Potrebbero dare forfait Koscielny sul fronte difensivo e Xhaka a centrocampo, mentre sembra probabile che, almeno domani, l’arma segreta chiamata Mkhitaryan possa entrare a partita in corso. Carlo Ancelotti, invece, dovrebbe schierare Mertens al posto di Insigne nell’undici titolare, anche perché l’attaccante che a Napoli è nato non appare avere ancora la condizione sufficiente per reggere tutti e 90 i minuti. Per il resto, il Napoli partirà con la formazione migliore possibile, con una possibile idea che gira nella mente del suo allenatore: schierare Zielinski a sinistra e Fabian Ruiz interno.

Sarà fondamentale, per i partenopei, quantomeno limitare i danni per raggiungere il San Paolo, la settimana prossima, in condizioni di risultato quantomeno accettabile per dare l’assalto alla semifinale, un traguardo che soltanto due volte è stato raggiunto nella storia: la prima risale alla stagione 1988-1989, quando ancora si parlava di Coppa UEFA e Diego Maradona guidò gli azzurri al trionfo in finale sullo Stoccarda, mentre la seconda è più recente, con l’amara eliminazione contro gli ucraini del Dnipro in semifinale.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Antonio Balasco / Shutterstock

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