Sci di fondo
Sci di fondo, Mondiali Seefeld 2019: Sjur Roethe batte in volata Alexander Bolshunov! 16° Giandomenico Salvadori
La medaglia d’oro dello skiathlon maschile (15 km tc + 15 km tl) ai Mondiali di sci di fondo va al norvegese Sjur Roethe, che chiude in 1:10’21″8 e regola in spaccata il russo Alexander Bolshunov, secondo a 0″1, mentre completa il podio l’altro norvegese Martin Johnsrud Sundby, staccato di 0″7. Gli italiani: 16° Giandomenico Salvadori a 2’18″8, 36° Stefano Gardener a 4’46″6, 37° Simone Daprà a 4’46″7.
Partenza con ritmi blandi se paragonati a quanto visto nella gara femminile con Johaug a forzare sin dal primo metro, e lo si evince dal folto gruppone compatto nelle prime fasi di gara. Si alternano in testa Niskanen, Bolshunov, Musgrave, Sundby e Gaillard, segno che nessuno vuole farsi realmente carico della selezione, mentre fa gara di testa il nostro Giandomenico Salvadori, che resta sempre nelle primissime posizioni.
Il primo a forzare, nell’ultimo dei quattro giri in tecnica classica, è il Bolshunov, che porta via un gruppetto di sette atleti proprio a poche centinaia di metri dal cambio sci. A metà gara in testa passa il transalpino Clement Parisse, il più veloce di tutti in zona pit stop, mentre è rapidissimo anche Salvadori, che in pratica con il canadese Alex Harvey tira il gruppo inseguitore, del quale fanno parte anche Klaebo e Ustiugov, non al meglio oggi in classico.
Restano in sei davanti: il citato Bolshunov, i norvegesi Sjur Roethe e Martin Sundby, il francese Parisse, il finnico Iivo Niskanen e lo scozzese Andrew Musgrave. Si stacca il kazako Alexey Poltoranin, avvicinato dal gruppo inseguitore, del quale fa parte sempre il nostro Salvadori.
Forza il ritmo il russo, che però non riesce a fare il vuoto, mentre paga solo Musgrave, che si stacca e lascia cinque atleti a giocarsi il podio. Dietro risale con prepotenza Sergey Ustiugov, il quale però aveva accumulato troppo ritardo nella prima parte di gara, mentre Salvadori perde qualche posizioni pagando gli sforzi iniziali.
I cinque davanti per qualche centinaio di metri si studiano, ma da dietro il distacco è troppo ampio perché qualcuno rientri, e così il gruppetto di testa inizia in maniera compatta il giro conclusivo, mentre il nostro portacolori è 17° con un minuto e mezzo di distacco. Ormai da dietro nessuno può rientrare sul quintetto al comando.
Bolshunov continua a tirare senza chiedere cambi, ma l’unico al gancio sembra essere Niskanen, che però riesce a rimanere assieme ai primi. Dietro Musgrave pare difendere la sesta piazza senza problemi, mentre Ustiugov continua a guidare un inseguimento che al massimo può fruttare la settima piazza.
L’atleta dell’Est prova a forzare nell’ultimo tratto duro, ma Roethe e Sundby rispondono, così si staccano Niskanen e Parisse: Sundby prova ad allungare ma Bolshunov rientra proprio in vista dell’ultima erta. Volata finale avvincente, e proprio sulla linea d’arrivo il norvegese Sjur Roethe riesce a resistere al ritorno del russo Alexander Bolshunov, beffato in spaccata, mentre terzo è l’altro norvegese Martin Johnsrud Sundby. Così i tre italiani: 16° Giandomenico Salvadori a 2’18″8, 36° Stefano Gardener a 4’46″6, 37° Simone Daprà a 4’46″7.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: LaPresse