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MotoGP, le 5 risposte che dovranno darci i Test di Sepang

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La tre-giorni di test riservati alle MotoGP di Sepang (Malesia) non solo permetterà a team e piloti di mettere in pista, finalmente, le nuove moto. Permetterà, anche, a noi di capire come si presentano a questa nuova stagione i protagonisti e le rispettive moto. Ogni volta che una annata è pronta alla partenza le domande, i dubbi, e le questioni, abbondano. Andiamo a provare a dipanare le più importanti, in vista di un Mondiale MotoGP 2019 che si annuncia ricco di spunti, sia dal suo primo round di test pre-stagionali. 

Valentino Rossi e Andrea Dovizioso potranno giocarsi il Mondiale?

La domanda che tutti gli italiani si stanno ponendo. I nostri due illustri rappresentanti saranno in grado di competere per il titolo? Se per il portacolori della Ducati i dubbi sembrano essere pochi, sia per quanto visto negli ultimi anni, sia per come si annuncia la nuova Desmosedici, per il “Dottore” i dubbi sono legittimi, dopo le due complicate stagioni della sua Yamaha. In questa tre-giorni di Sepang inizieremo a capire di che pasta sono fatte le nuoto moto dei nostri alfieri, su una pista probante come quella malese. Il rivale numero uno, Marc Marquez, sarà ancora imprendibile?

La Yamaha avrà compiuto i passi in avanti sperati?

Il grande quesito di questi test pre-stagionali e della stagione nel suo complesso. Dopo due annate decisamente sottotono la casa di Iwata ha la necessità di proporre una M1 decisamente rivoluzionata sotto ogni punto di vista ma, soprattutto, per quanto riguarda l’elettronica. Vedremo sin da questi primi chilometri quali saranno i feedback di Valentino Rossi e Maverick Vinales, da mesi impegnati a combattere contro una uscita di curva che non permetteva di erogare la potenza nella giusta maniera e, non ultimo, che rovinava le gomme in largo anticipo. Un altro aspetto da tenere in considerazione sarà il comportamento della nuova moto in base al grip del tracciato. Negli ultimi anni dove mancava l’aderenza la M1 soffriva in maniera notevole. Risolvere anche questo deficit sarebbe importante per la scuderia di Iwata.

Come risponderà Marc Marquez dopo l’operazione?

Nelle vacanze c’è chi è andato in vacanza e chi, come il campione del mondo, si è operato. Alla spalla sinistra più precisamente. Un intervento delicato, specialmente per chi deve avere a che fare con una MotoGP, e che potrebbe condizionarlo per i primi mesi della stagione. Non è pensabile che lo spagnolo riuscirà a disputare i test pre-stagionali in maniera regolare e, gioco forza, non potrà accumulare migliaia di chilometri. Come se non bastasse sarà out anche il suo compagno Jorge Lorenzo per cui il team Repsol Honda arriverà a Losail al via della stagione confidando che il mezzo sia ottimo di suo e possa seguire la rotta tracciata dalle edizioni precedenti.

La Honda sarà ancora in prima fila?

Sulla carta la moto giapponese rimane la grande favorita della stagione 2019. Negli ultimi anni Marc Marquez ha avuto in mano una moto cucita addosso alle sue caratteristiche e, a rigor di logica, dovrebbe essere così anche quest’anno. Vedremo, per esempio, quanto tempo occorrerà a Jorge Lorenzo per ambientarsi dopo l’esperienza in Ducati e Yamaha ma, solitamente, la Honda è in grado di proporre moto sempre performanti e maneggevoli. Chi, negli ultimi anni, è stata in grado di opporsi nella maggior parte dei casi è stata proprio la scuderia di Borgo Panigale che, mai come in questo campionato, vuole puntare in alto e sfidare occhi negli occhi la rivale nipponica. Sarà un duello o la Yamaha potrà inserirsi? Vedremo sin da subito se il trono Honda sarà ancora saldo.

Come si comporteranno Suzuki, Aprilia e KTM?

Sotto questo punto di vista la curiosità è enorme. La Suzuki, per esempio, ha chiuso in deciso crescendo il suo 2018, ma non è affatto scontato che questo trend potrà trasferirlo anche nei prossimi mesi. La base c’è, i piloti (Alex Rins e Joan Mir) dovranno rispondere presente e confermarsi in pianta stabile in lotta per il podio. Chi vuole arrivare, invece, nelle posizioni che contano, è l’Aprilia. Dopo due stagioni di apprendistato la casa italiana vuole fare il salto di qualità, con Andrea Iannone e Aleix Espargarò e una nuova moto che dovrà crescere, e non poco. Pensare ad un miglioramento netto è complicato, entrare con frequenza nella top ten potrebbe essere più fattibile. E la KTM? La scuderia ha investito molto con l’arrivo di Johann Zarco e vuole disputare un’annata sotto i riflettori. La base è tutta da costruire, dato che fino a qualche mese fa le prime posizioni erano lontane anni luce, ma il percorso di crescita dovrà essere reale e rapido. L’ambizione di KTM e Red Bull non può certo fare accontentare il team di piazzamenti. Il sogno di portare Marc Marquez in futuro, poi, è sempre all’orizzonte…

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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