Salto con gli sci

Salto con gli sci, Coppa del Mondo Nizhny Tagil 2018: Kobayashi imprendibile, Forfang e Zyla sul podio. Alex Insam 27°

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Ryoyu Kobayashi non si ferma più. Dopo aver vinto le prime due gare a Ruka, il saltatore giapponese va a prendersi il successo anche sul trampolino HS134 di Nizhny Tagil, il Tramplin Stork. Gara imperiale, quella del nipponico, che sfodera due grandi salti a 132.5 e 133.5 metri, realizzando 135.1 e 138 punti, che sommati fanno 273.1 e significano successo senza discussioni. Per Kobayashi si tratta del terzo successo nelle prime cinque gare di Coppa del Mondo di quest’anno, con cui provoca anche il primo serio strappo nella classifica generale, dove arriva a 420 punti e ne ha ora più di 100 di vantaggio su tutti gli altri.

Al secondo posto si classifica il vincitore di ieri, il norvegese Johann André Forfang, bravo a contenere i danni in un secondo salto meno facile da gestire rispetto al primo (132.5 metri e 132.1 punti): alla fine i suoi 130 metri con 127.1 punti, nonostante un -6.4 di compensazione da vento favorevole gli valgono un totale di 259.2, con cui beffa per soli tre decimi il polacco Piotr Zyla (grande rimonta per lui: decimo a fine prima manche con 122.8 punti frutto del salto da 126 metri, ha indovinato la prestazione nella seconda manche, con 133 metri e 136.1 punti realizzati in condizioni di vento praticamente nullo).

Se si eccettua Kamil Stoch, che per una volta non è il miglior polacco di giornata, col quarto posto (129.5 metri in entrambe le manche con 128.4 punti nella prima e 129.4 nella seconda), la giornata di oggi ha dato al pubblico russo diverse rimonte nella seconda manche ed altrettanto spettacolari crolli. Oltre a Stoch, l’unico altro a reggere l’urto del secondo salto è Antti Aalto, che col sesto posto (129 metri e 126.6 punti, poi 126 e 120, per 246.6 totali) rimette la Finlandia sulla cartina geografica del salto con gli sci dopo un po’ di tempo: per il resto, risalgono Karl Geiger (Germania, quinto con 248.7 punti frutto della somma di 122.7 con 128 metri e di 126 con 128, 11° nella prima manche), Anders Fannemel (Norvegia, 12° dopo il primo salto con 120.8 punti nel suo salto da 128.5 metri e settimo finale con 246.5 dopo aver realizzato 125.7 punti su identica distanza), Evgeniy Klimov (Russia, prima 13° con 120.6 ed un salto di 126 metri e poi 8° con 122.6 e 129 metri, per un complessivo 243.2), Robert Johansson (Norvegia, 16° col primo salto da 126 metri e 117.4 punti e poi nono con 238 dopo esser stato aiutato dai 120.6 punti della seconda manche, in cui ha saltato 124.5 metri) e infine Markus Eisenbicher (Germania (124.5 metri per 116.1 punti e decimo posto dopo la prima serie, 127 metri per 120.8 dopo la seconda, totale 236.9). Finisce appena fuori dalla top ten il terzo polacco, Dawid Kubacki.

I non fortunati della giornata sono senza dubbio Domen Prevc e Stefan Kraft: lo sloveno, terzo dopo la prima manche con 130 punti e 134 metri saltati, non consegna alla parte giusta della storia il secondo salto (116.5 metri e soli 103.6 punti), terminando con 233.6; l’austriaco fa anche di peggio, sbagliando il secondo salto (117 metri e 100.9 punti), vanificando il 128.5 scaturito dai 131 metri del primo e chiudendo ventesimo a 229.4. Fuori dalla top ten anche Killian Peier (Svizzera, 12° dopo esser stato 7° col primo salto), Stephan Leyhe (Germania, 25° dopo aver conseguito l’ottavo punteggio) e Kevin Bickner (Stati Uniti, 9° a metà gara e 26° alla fine). Particolare la situazione di Richard Freitag: il tedesco vola fino a 129 metri nella prima manche, ma cade male ed è trentottesimo; il fatto che la sua misura sia il 95% di quella di Kobayashi gli consente però di partecipare alla seconda manche, dove è l’unico a finire fuori dai punti (il suo salto, comprensibilmente, dopo la caduta non può essere quello del miglior Freitag).

Per Alex Insam c’è la soddisfazione della qualificazione alla seconda manche: arriva 27° con due salti da 121.5 e 119 metri, che gli valgono rispettivamente 111.6 e 107.6 punti. Tutti gli atleti, quest’oggi, hanno effettuato i loro salti dalla stanga numero 6.





federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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