Ciclismo

Ciclismo, Floyd Landis: “Quando gareggiavo tutto il gruppo sapeva del doping. Ne parlavo con Armstrong negli allenamenti”

Gianluca Bruno

Pubblicato

il

È uno dei corridori più discussi del Nuovo Millennio. La sua impresa d’altri tempi al Tour de France del 2006 risultò stupefacente, di nome e di fatto: la Grande Boucle infatti gli fu revocata in seguito vista la positività all’antidoping. Floyd Landis si sta riaffacciando al mondo del ciclismo, con anche la creazione di una squadra che prende il suo nome e correrà nella categoria Continental: la Floyd’s Pro Cycling.

Ieri, durante il podcast LetsRun, lo statunitense ha raccontato un po’ della sua storia e del periodo buio che ha attraversato il ciclismo ad inizio anni 2000: “Posso dire con certezza che quando gareggiavo tutti nel plotone già sapevano che esistevano dopati o coinvolti nel doping. Senza dubbio conoscevano la grandezza del sistema del doping, e quanto era esteso. Non c’era nessuno che non lo sapesse, e che per questo fosse da ritenere complice. La verità è che nessuno ha fatto nulla a riguardo”.

Poi un curioso aneddoto con Lance Armstrong: “Io e Armstrong abbiamo avuto lunghe conversazioni sul doping durante gli allenamenti. Mi ha spiegato lui l’evoluzione dei controlli sull’EPO e di ciò che bisognava fare per continuare le trasfusioni rimanendo nelle misure dei nuovi test”.

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

gianluca.bruno@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: K. Jensen / Shutterstock.com

Exit mobile version