Precisione

Tiro a volo, Mondiali Changwon 2018: seniores sottotono, due carte olimpiche. Non possono bastare i successi degli juniores

Roberto Santangelo

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Se agli Europei il campanello d’allarme era stato inascoltato, con l’Italia che aveva dominato il medagliere grazie ad una pioggia di allori giunta da juniores e classifiche a squadre, ora che ai Mondiali di tiro a volo c’erano in palio le prime carte olimpiche, le prestazioni sottotono dei seniores azzurri assumono ancora maggior valenza.

Sono stati due i pass olimpici acquisiti dalla nostra federazione, uno nel trap femminile e l’altro nello skeet maschile, grazie a Silvana Stanco e Riccardo Filippelli, entrambi alla medaglia di bronzo. Se però pensiamo che avevamo ai nastri di partenza due campioni olimpici in carica (Gabriele Rossetti e Diana Bacosi), due vice (Chiara Cainero e Giovanni Pellielo), e la coppia dei campioni d’Europa nella nuova specialità del trap misto (Jessica Rossi-Giovanni Pellielo), il bilancio non può essere soddisfacente.

In realtà altri due pass olimpici sono stati sfiorati, con Mauro De Filippis nel trap maschile e con le due coppie del misto (Rossi-Pellielo e Stanco-De Filippis), entrati in finale, ma incapaci poi di giungere nelle posizioni buone per la qualifica a cinque cerchi. Ed è un peccato, perché nel trap misto ora non ci saranno altri posti riservati a coppie, ma potranno gareggiare soltanto atleti qualificati nell’individuale.

Come già accaduto a Leobersdorf, in occasione della rassegna continentale, i successi ottenuti dai nostri juniores, hanno mitigato il tutto: Elia Sdruccioli ha vinto nello skeet maschile, Erica Sessa nel trap femminile, e Lorenzo Ferrari è giunto terzo al maschile, senza dimenticare la doppietta azzurra nel mixed team.

Tralasciando le medaglie a squadre, che non hanno valenza olimpica, la rassegna iridata ci lascia un numero esiguo di podi nella categoria senior, nonché le controprestazioni di Rossi e Pellielo nel trap individuale e di Bacosi e Cainero nello skeet, anche se il livello è stato molto alto, con, ad esempio, Rossetti costretto allo shoot-off nonostante lo score di 122/125.





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Foto: Pagina Facebook FITAV

roberto.santangelo@oasport.it

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