Formula 1

F1, GP Singapore 2018: Kimi Raikkonen, il separato in casa. Un nuovo problema per la Ferrari: finlandese sordo agli ordini di scuderia?

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Dopo la gara di Monza Sebastian Vettel aveva sibilato tra i denti di essere ormai pronto per lottare contro tre rivali nel prosieguo del campionato. La partenza del Gran Premio d’Italia aveva fatto capire molte cose. Kimi Raikkonen che tirava la staccata alla prima variante nei confronti del compagno di scuderia che voleva vincere per recuperare altri punti al rivale Lewis Hamilton, era la conferma di quanto si stava scrivendo da giorni: il finlandese era già a conoscenza di quanto sarebbe accaduto, ovvero che la sua era in Ferrari, la seconda, si era conclusa.

Da questo momento in avanti, dunque, “Ice Man” vivrà il suo Mondiale da separato in casa a Maranello con annessi e connessi. Di cosa parliamo? Lo abbiamo già scritto nelle righe precedenti. Da questo punto, o per meglio dire, da Monza, Raikkonen potrebbe badare più a se stesso che al bene del team. Sebastian Vettel lo ha capito a sue spese e, oltre ad aver decisamente innervosito il tedesco in gara, dovrà conviverci fino ad Abu Dhabi.

Il duello in vetta alla classifica si sta dimostrando quanto mai vibrante ed accesso, con la Mercedes che sta sfruttando tutte le armi possibili per sconfiggere la temuta Ferrari. La Rossa, dal canto suo, è messa all’angolo dopo il ko di Monza. Sebastian Vettel accusa 30 punti di distacco dalla prima posizione ed il morale non può certo essere dei migliori. La vettura, com’è ben noto, sarebbe pronta a vincere su ogni pista ma, per un motivo o per un altro, non ci sta riuscendo. Lewis Hamilton non sta sbagliando una mossa e prova la fuga iridata, con l’aiuto del suo fedele compagno Valtteri Bottas, un aspetto che sta facendo la differenza. Il finlandese numero 77 sta dando una generosa mano all’inglese, mentre Kimi Raikkonen da questo punto di vista ha spesso lasciato a desiderare. Figuriamoci ora che non ha più un contratto con la Ferrari e, proprio ieri, ha ufficializzato il suo ritorno in Sauber, ora anche Alfa Romeo.

Come saranno le prossime gare? In casa Ferrari sapranno indirizzare il pilota che, dopotutto, ha portato l’ultimo titolo mondiale a Maranello nel 2007 per regalare una speranza al suo compagno tedesco? La sensazione è che Kimi guiderà e correrà pensando semplicemente a se stesso (e ne ha ogni diritto) ma la scuderia gli chiederà una mano. In caso di battaglia reale per il titolo questo potrebbe fare tutta la differenza del mondo. Il team lo sa, ed anche Vettel. Vedremo sin da Singapore come saranno i rapporti tra i due, con la Ferrari tra due fuochi, ed in quel caso gli scenari potrebbero divenire davvero numerosi.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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