Boxe

Anthony Joshua vs Alex Povetkin: il russo ai raggi X. L’ex Campione del Mondo WBA stavolta vuole prendersi tutto

Federico Rossini

Pubblicato

il

Trentanove. Tanti sono gli anni di Alexander Povetkin, di cui tredici passati sul ring a combattere. Eppure “basta” è una parola che nel vocabolario del russo non esiste, e la motivazione è palese: la WBA lo considera tuttora numero 2 del suo ranking mondiale, la IBO numero 1. La sfida contro Anthony Joshua sarà la sua occasione per riprendersi la corona WBA dei pesi massimi e prendersene altre tre: quelle WBO, IBO e IBF.

Nato a Kursk il 2 settembre 1979, il Leone Bianco (ma anche il Vityaz Russo) non ha però cominciato con la boxe. La sua prima specialità è stata il kickboxing, in cui è stato anche campione del mondo a Caorle nel 1999. Nel 2000, però, ha iniziato la carriera che l’ha portato al successo, quella di pugile. Ovunque sia andato, da dilettante, Povetkin ha raccolto vittorie su vittorie: se lo ricorda bene Roberto Cammarelle, che con lui incrociò i guantoni nella semifinale olimpica di Atene 2004. Proprio le Olimpiadi sono state l’apice, al piano di sotto, di un percorso stellare, con infinite vittorie a importanti tornei, Europei e Mondiali di categoria.

Passata la gioia dell’oro olimpico, Povetkin s’è preso un anno di pausa, prima di cominciare la carriera da pro. Il primo incontro al piano superiore è stato quello dell’11 giugno 2005 a Kempten, in Germania: un KO tecnico dopo appena due riprese. Vittima: Muhammad Ali Durmaz, boxeur di casa. Per lunghissimo tempo, il russo ha combattuto prevalentemente in terra tedesca, girando diverse arene di grido.

Dopo sei anni e 21 incontri vinti senza perderne uno, all’uomo che fa della potenza dei pugni la sua arma preferita capita l’occasione di combattere per il titolo mondiale dei pesi massimi: l’avversario è uzbeko, si chiama Ruslan Chagaev ed in palio c’è la vacante corona WBA. Povetkin vince ai punti per decisione unanime e mantiene quel titolo per due anni, finché non appare Wladimir Klitschko. L’ucraino gli strappa il titolo a Mosca il 5 ottobre 2013 e rende vano il primo assalto all’unificazione delle quattro sigle per cui combatterà contro Joshua.

Non passa nemmeno un anno, che il nativo di Kursk un titolo lo conquista comunque: quello della WBC International ai danni del siriano di origini libanesi Manuel Charr. Arriva poi il livello superiore, la WBC Silver: il battuto per KO al decimo round stavolta è il francese Carlos Takam. Dopo una serie ulteriore di combattimenti in Russia per confermare questo scettro, Povetkin si prende anche i titoli WBA continentale e poi inter-continentale e quello WBO International. L’ultimo successo, tanto per cambiare, è arrivato contro un altro britannico: David Price è caduto al tappeto dopo cinque riprese lo scorso 31 marzo. Adesso, per il seguace del movimento religioso neopagano Rodnoveria, torna l’occasione più grande della vita. Non è favorito, questo è palese: l’esperienza, però, alle volte viene in soccorso.





Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

federico.rossini@oasport.it

Credits: Huw Fairclough / Shutterstock

Exit mobile version