Taekwondo

Taekwondo, Grand Prix Mosca 2018: Vito Dell’Aquila e Daniela Rotolo a caccia del podio! Roberto Botta e Antonio Flecca variabili impazzite

Mauro De Riso

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Dopo la kermesse romana, che ha aperto le danze nella competizione più importante del taekwondo in ambito internazionale, eccezion fatta per Olimpiadi e Mondiali, sarà Mosca il teatro del Grand Prix che andrà in scena tra venerdì 10 e domenica 12 agosto. La pausa estiva dopo i Giochi del Mediterraneo è servita agli atleti per ricaricare le pile in vista di un finale di stagione che si preannuncia scoppiettante.

E Mosca sarà un banco di prova di fondamentale importanza per testare la condizione fisica e mentale dei migliori interpreti della disciplina e, soprattutto, i progressi di una pattuglia italiana giovane e competitiva, ma ancora in attesa di compiere la definitiva consacrazione nei grandi tornei.

A Mosca saranno presenti i migliori 32 atleti del ranking mondiale nelle otto categorie olimpiche. E Vito Dell’Aquila sarà ancora una volta la punta di diamante del team azzurro, sebbene sia costretto a cimentarsi nei -58 kg, che non rappresentano la sua categoria prediletta, in quanto i -54 kg sono esclusi dal programma a Cinque Cerchi. Uscito anzitempo a Roma, Dell’Aquila proverà a tener fede al proprio ruolo di protagonista nel panorama del taekwondo azzurro, andando a caccia di un podio che spezzerebbe un tabù che per l’Italia dura ormai dal 2015.

L’unico azzurro sul podio nel Grand Prix è stato Roberto Botta, che proverà a bissare il terzo posto conseguito tre anni fa a Samsun nella categoria -80 kg, dando la caccia ad un risultato di grande prestigio che lo consacrerebbe nuovamente tra i grandi della disciplina. Come lui, anche Antonio Flecca ha tutta l’intenzione di ergersi a protagonista a Mosca nei -58 kg, in cui troverà da avversario anche il connazionale Vito Dell’Aquila, mentre le donne saranno rappresentate da Daniela Rotolo, che nella categoria -67 kg può davvero ambire al podio e giocarsela ad armi pari con qualsiasi avversaria.

Il biennio che attende gli azzurri sarà determinante per comprendere le ambizioni in chiave Tokyo. E l’Italia ha voglia di emergere nel Grand Prix di Mosca per dimostrare di potersi davvero giocare le medaglie a Cinque Cerchi.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: FITA

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