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MotoGP, GP Gran Bretagna 2018: a Silverstone non si corre e l’organizzazione è sotto accusa. Solo Marc Marquez può sorridere

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Parlare di una domenica come tutte le altre non è proprio il caso. Quanto avvenuto a Silverstone (Gran Bretagna) è una pagina nera per l’organizzazione del Motomondiale e resterà una macchia indelebile sulla gestione del Circus delle due ruote. Dopo quasi cinque ore di attesa, tra rinvii e speranze, il GP delle classi MotoGP, Moto2 e Moto3 è stato cancellato. Nel corso di una riunione straordinaria della Safety Commission, dove i piloti hanno espresso in maggioranza un parere negativo sul correre, è stata presa questa decisione.

Un confronto a cui, stando alle dichiarazioni nel paddock, non ha preso parte Andrea Dovizioso: “Non so come sia stata presa la decisione, girano voci di una riunione dei piloti ma io non ho partecipato a nessun incontro. Penso che alcuni di noi siano andati in direzione gara, altri li hanno visti in tv e si sono uniti. Penso che non ci fossero le condizioni per gareggiare, ma la gestione va migliorata: è stato tutto molto strano“, ha dichiarato il forlivese. Le polemiche non sono mancate ma tutti erano d’accordo sul fatto che ci fosse un’evidente mancanza di sicurezza dovuta alla pista bagnata: il nuovo asfalto infatti si è rivelato poco drenante e con tante buche, nelle quali l’acqua si accumulava, rendendo impossibile ogni tipo di intervento.

Scelta di non gareggiare anche condizionata da quanto avvenuto nel corso delle prove libere del sabato a Tito Rabat, rimasto coinvolto in un incidente e fratturatosi femore, tibia e perone dopo essere caduto e travolto dalla moto di Franco Morbidelli, caduto anch’egli nella medesima curva insieme ad altri piloti. I lavori di riasfaltatura, dunque, si sono rivelati inadeguati e nel contempo le critiche sono state anche all’indirizzo della Dorna che poco ha fatto per prevenire questa situazione.

Un contesto da dimenticare che, per certi versi, fa sorridere Marc Marquez. Lo spagnolo si proietta al prossimo appuntamento di Misano, tra due settimane, in vetta alla graduatoria iridata con un vantaggio consistente rimasto inalterato: 59 punti di vantaggio su Valentino Rossi, 71 su Jorge Lorenzo e 72 su su Dovizioso. Va da sé che con 7 gare da disputare la sua situazione sia confortante, visto che gli avversari hanno meno chance per potersi avvicinare. Di sicuro, l’animo da combattente di Marc avrebbe preferito guadagnarsi in pista questa ulteriore rassicurazione ma senza dubbio non può essere così dispiaciuto, da un certo punto di vista.

Spetterà alle Ducati, molto veloci nei test svolti sul circuito del prossimo round una settimana fa, mettere il bastone tra le ruote all’iberico. Un proposito in comune con Rossi che, davanti al pubblico di casa, vorrebbe conquistare il primo successo stagionale. Staremo a vedere.

 





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