Editoriali

European Championships ed European Games: troppa confusione. Un esperimento che non ha convinto

Federico Militello

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E’ andata in archivio la prima edizione degli European Championships, un evento multisportivo che, per la prima volta, ha raccolto gli Europei di varie discipline. Il risultato prodotto non ha convinto appieno, palesando diverse lacune e generando confusione.

Doveva trattarsi di una mini-Olimpiade su scala europea, costruita per garantire maggiori introiti pubblicitari alle televisioni. Di certo alcuni sport sono rimasti penalizzati. La sovrapposizione delle gare ha portato spesso le tv a dover fare delle scelte (la stessa Rai, spesso con un solo canale a disposizione, ci ha fatto fare un ping pong non troppo piacevole da una disciplina all’altra), privilegiando ovviamente atletica e nuoto. Sport come canottaggio, tuffi, mountain bike, golf e bmx sono stati messi talvolta in ombra ed hanno perso un’occasione per diffondersi e farsi conoscere sul piccolo schermo.

Molti appassionati e telespettatori, inoltre, hanno faticato a comprendere il senso di questi European Championships: perché erano presenti solo alcune discipline e non, ad esempio, scherma, tiro a volo, tiro a segno, vela e tantissime altre? Inoltre nel 2019 si svolgeranno a Minsk gli European Games: anche stavolta figureranno alcuni sport e spiccheranno assenze pesanti come quella del nuoto. Ma European Championships ed European Games sono la stessa cosa? Chiaramente no, tuttavia si tratta di una domanda lecita da parte degli utenti, generata da un proliferare di competizioni troppo simili l’una all’altra. Difficile districarsi in una selva di eventi che si moltiplicano anno dopo anno e dove si fatica a comprendere chi sia il vero campione d’Europa.

In conclusione, riteniamo che i singoli Europei di ciascuna disciplina beneficiassero di fascino e visibilità maggiori da uno svolgimento esclusivo e non concorrenziale con altri sport. La strada di creare una Olimpiade Europea, sulla stregua di quanto accade ad esempio per i Giochi del Commonwealth, si può ritenere positiva, a patto da apportare importanti modifiche: occorrerebbe coinvolgere tutti gli sport attualmente olimpici ed evitare competizioni similari che rischiano di perdere valore e farsi del male a vicenda.





federico.militello@oasport.it

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Foto: shutterstock.com

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