Ciclismo

Tour de France 2018, i dubbi del Team Sky. Sia per Froome sia per Thomas la terza settimana sarà un’incognita

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Il Team Sky ha letteralmente dominato la scena durante la seconda settimana del Tour de France 2018. Geraint Thomas ha conquistato due delle tre tappe sulle Alpi, tra cui la mitica salita sull’Alpe d’Huez, grazie alle quali ha ottenuto la maglia gialla che conserva tuttora sulle proprie spalle. Chris Froome insegue il compagno di squadra nella classifica generale con un ritardo di 1’39”. Attualmente permangono i dubbi sulle gerarchie della casa ciclistica del Regno Unito, dato che il “capitano sulla carta”, il quattro volte vincitore della Grande Boucle, deve fare i conti con la notevole condizione del proprio partner dimostrata finora. Ma la supremazia assoluta della coppia britannica durerà anche nel corso della settimana decisiva, dopo aver attraversato i Pirenei e al termine della cronometro di sabato prossimo?

Vale la pena ricordare che il keniano bianco ha partecipato e vinto alla Corsa Rosa lo scorso maggio, e l’accoppiata Giro-Tour è riuscita soltanto a sette corridori, l’ultima volta a Marco Pantani esattamente 20 anni fa. Ci provò un campione come Alberto Contador nel 2015, il quale pagò dazio a metà luglio sulle prime vere montagne (decima tappa). Al momento, gli unici avversari che impensieriscono il 33enne britannico sono la maglia gialla già citata e il capitano della Sunweb Tom Dumoulin, staccato di soli 11 secondi. La catena montuosa al confine con la Spagna sicuramente presenta pendenze meno impegnative rispetto a quelle affrontate tra la decima e la dodicesima frazione, ma resta da valutare se possiede ancora la gamba per attaccare in salita.

Geraint Thomas non si è mai trovato in una situazione analoga quando mancano sei tappe per completare la 105a edizione del Tour de France. Il 32enne gallese deve gestire un vantaggio superiore al minuto e mezzo nei confronti del pettorale numero 1 della corsa e quasi due primi sull’olandese Dumoulin. Tuttavia, come anticipato precedentemente, il campione uscente del Giro del Delfinato non vanta esperienza per competere a questi livelli, dunque la terza settimana sulle strade francesi si rivela una grande incognita per l’attuale leader della graduatoria generale. Avrà ancora energie per difendersi sulle alture pirenaiche? Lo scopriremo soltanto a partire da domani.





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Foto: Thomas Quack / Shutterstock.com

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