Ciclismo

Tour de France 2018, classifica generale ben definita. La mina vagante Thomas, Landa e Nibali ben posizionati. Uran alza bandiera bianca

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Dopo le prime dieci tappe la classifica generale del Tour de France 2018 si è ben definita. Il primo tappone alpino non ha portato particolari stravolgimenti, ma ha consolidato le posizioni dei favoriti, evidenziando anche qualche difficoltà di alcuni uomini di classifica. Andiamo quindi ad analizzare l’attuale classifica generale della Grande Boucle.

Oggi Greg Van Avermaet con una grande azione all’attacco ha mantenuto la maglia gialla, ma è comunque destinato a perderla sulle salite più dure. Alle sue spalle troviamo poi a 2’22” Geraint Thomas, che è considerato da pochi per la vittoria finale, ma potrebbe essere la vera mina vagante di questo Tour. Infatti il britannico fino ad ora ha dimostrato una grande condizione e bisogna anche considerare che è reduce dal successo al Definato. Nel Team Sky il capitano resta comunque Chris Froome, che si trova a 3’21”, ma in caso di un suo calo nella terza settimana, Thomas potrebbe avere via libera per tentare l’impresa.

Tra i due compagni di squadra sono posizionati tre corridori: Alejandro Valverde a 3’10”, Jakob Fuglsang a 3’12” e Bob Jungels a 3’20”. Sia lo spagnolo che il lussemburghese sono andati in difficoltà oggi e potrebbe essere un segnale di cedimento in vista delle prossime tappe. Fino ad ora Fuglsang è apparso invece solido, ma resta da capire come terrà sulle salite più dure.

Allo stesso tempo di Froome troviamo poi Adam Yates, Mikel Landa e a 6” Vincenzo Nibali. Il britannico per ora si è visto poco e anche lui è da testare sulle grandi salite. Lo Squalo e lo spagnolo si trovano invece in un’ottima posizione in classifica. Entrambi sono due ottimi scalatori e potrebbero fare la differenza nelle prossime tappe e salire rapidamente sul podio virtuale.

Alle loro spalle troviamo poi Primoz Roglic a 3’36” e Tom Dumoulin a 3’42”. Due passisti scalatori che non vanno sottovaluti in chiave podio, considerano anche che nella cronometro potrebbero guadagnare molto.  Ad oltre quattro minuti di ritardo ci sono invece due dei favoriti della vigilia: Romain Bardet a 4’11” e Nairo Quintana a 4’29”. Entrambi sono stati penalizzati pesantemente da problemi meccanici, ma visto che sono degli scalatori puri, potranno recuperare il terreno perso in montagna. A 5’01” c’è Daniel Martin, apparso brillante oggi, mentre a 5’12” Ilnur Zakarin che sembra in netta difficolta.

Infine Rigoberto Uran accusa un ritardo di 7’08”. Il secondo classificato della scorsa edizione ha pagato a caro prezzo la caduta nella tappa del pavè e oggi ha sofferto molto in salita, andando alla deriva e dovendo dire probabilmente addio al sogno di salire di nuovo sul podio.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Valerio Origo

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