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Pallanuoto, Europei 2018: Settebello, ora servono delle risposte. Inizia l’avvicinamento a Tokyo 2020, vietato sbagliare

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La delusione dei Mondiali di Budapest 2017, un risultato non di certo sperato nella nuova Europa Cup di quest’anno e la controprestazione arrivata ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona il mese scorso. Nelle ultime competizioni ufficiali, nel post Rio 2016, quando gli azzurri riuscirono a raggiungere una spettacolare medaglia di bronzo, il Settebello non è riuscito più ad esprimere il proprio gioco e ad ottenere risultati di rilievo. Il 16 luglio scattano gli Europei di Barcellona, appuntamento più importante di quest’anno: non si può sbagliare.

Più che per le medaglie, sempre e comunque importanti, c’è bisogno di risposte nell’avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove sia Sandro Campagna che i vari giocatori (a partire da capitan Pietro Figlioli) sperano di puntare addirittura al titolo. Dopo l’argento di Londra e il già citato bronzo di Rio infatti manca solo il metallo più pregiato alla collezione del Settebello. La qualità delle altre squadre però è cresciuta a dismisura: se Serbia e Croazia sembrano essere sempre uno step avanti, anche Spagna e Grecia hanno alzato notevolmente il livello e possono creare grattacapi a tutte le big. Da non dimenticare le solite Ungheria e Montenegro, che stanno attraversando un periodo di transizione ma hanno l’esperienza e i giocatori giusti per provare a puntare al top.

Lo stimolo in più per gli azzurri potrebbe arrivare dai nuovi ingressi, che dovrebbero sicuramente alzare l’asticella a livello di qualità e di incisività nei match più importanti. Gonzalo Echenique e Guillermo Molina, infatti, non possono che dare una marcia in più al Settebello che ultimamente sta faticando soprattutto in zona rete (spesso e volentieri anche con l’uomo in più). Un punto di forza, quello della fase difensiva, che invece resta nonostante l’assenza di Stefano Tempesti: Marco Del Lungo si è gettato al meglio nel ruolo di portiere titolare e dà sicurezza a tutta la retroguardia.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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