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MotoGP, GP Repubblica Ceca 2018: la rincorsa di Valentino Rossi riprende da Brno. Marc Marquez sarà battibile?

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Dove eravamo rimasti? Marc Marquez trionfante per la quinta volta in stagione sul tracciato del Sachsenring (Germania). Il campione del mondo ha suonato la sua nona sinfonia sul tracciato tedesco, allungando la striscia vittoriosa sulla pista teutonica ed imponendo la legge del più forte: pole position e vittoria regale. Un successo che ha rafforzato la posizione in vetta alla classifica generale dello spagnolo: 46 punti di vantaggio su Valentino Rossi non sono certo pochi al giro di boa. E con grande convinzione, dunque, che Marc si proietta al decimo round iridato di Brno (Repubblica Ceca).

Una pista di grande percorrenza quella ceca. Lungo 5.403 metri, il circuito richiederà molta precisione nei punti di frenata e velocità nella conduzione della moto in curva. Gli allunghi in rettilineo saranno piuttosto corti e quindi i tecnici dovranno concentrarsi molto sulla ciclistica e sul turning.

In questo senso, sarà interessante vedere che cosa metteranno in pista i team, dopo la pausa di tre settimane. In particolare c’è attesa su quel che faranno Yamaha e Ducati, inseguitrici della Honda di Marquez in questo campionato. La Casa di Iwata deve risolvere alcune criticità legate alla trazione ed allo sfruttamento delle gomme, messe in evidenza anche nell’ultimo appuntamento in Germania. E’ quel che si aspetta Rossi, secondo in campionato, pronto a lottare ogni gara per centrare il bersaglio grosso. Fino ad ora la M1 non gli ha offerto grandi chance per sfruttare le potenzialità del pacchetto al 100%. Scopriremo se le problematiche esposte, legate anche all’elettronica, saranno minimizzate.

A Borgo Panigale, dopo il deludente sesto e settimo posto di Jorge Lorenzo ed Andrea Dovizioso, c’è voglia di riscatto. Si temeva che al Ring la GP18 avrebbe fatto fatica, viste le caratteristiche della pista tedesca. A Brno, sulla carta, non dovrebbe essere altrettanto facile in quanto la potenza del motore della Rossa non sarà esaltata. Bisognerà dunque verificare come e quanto lo staff di Dall’Igna saprà adattare la D16 alle tante curve del tracciato ceco. Il discorso iridato per il forlivese e per il maiorchino sembra ormai tramontato (-77 per il “Dovi” e -80 per Jorge) e il vero target sarà quello di essere veloci su tutte le piste.

 





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