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Hockey prato femminile, Mondiali 2018: partecipazione storica per un’Italia mai così forte. Azzurre mine vaganti…

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L’attesa, storica, è veramente finita. Ora c’è solo bisogno di andare in campo e giocarsi tutte le proprie chances. La nazionale femminile di hockey su prato è a Londra da giorni e sta solo attendendo domenica, giorno d’esordio dei Mondiali 2018 in terra britannica, dove affronterà la Cina. Le azzurre sono riuscite a qualificarsi, tramite la World League del 2017, alla manifestazione iridata, un appuntamento che mancava addirittura dal 1976 (unica presenza italiana nell’evento).

Le azzurre, ovviamente tra le meno favorite dell’appuntamento andando a vedere risultati e ranking mondiale, non si daranno sicuramente per vinte come fatto vedere nelle passate stagioni e daranno tutto per provare a dare grattacapi a squadre dal livello molto più alto. Come dice Roberto Carta, commissario tecnico, ad Hockeylove: “La mia squadra gioca sempre per vincere. Da due anni andiamo avanti su questa strada. Se parti per pareggiare è più altro il rischio di perdere. L’atteggiamento fa molto”.

Le azzurre sono mine vaganti nel proprio raggruppamento: “L’obiettivo è quello di battere una squadra, riuscendo a superare la prima fase. Non sarà facile: oltre l’Olanda campione del mondo, affronteremo prima, nell’ordine, Cina e Corea sono compagini di altissimo livello e già medagliate nelle grandi competizioni. Sarà davvero molto difficile”. Se le Orange sono fuori portata, con le due compagini asiatiche Tiddi e compagne hanno precedenti piuttosto favorevoli, con due pareggi lo scorso anno. Una vittoria sarebbe davvero fondamentale: significherebbe andare avanti nel torneo e salire un altro gradino verso quello che sarà nelle prossime due stagioni in vista della qualificazione olimpica per Tokyo. 

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: FB FIH

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