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Nuoto, Campionati Italiani 2018. IL PAGELLONE – Paltrinieri e Panziera da urlo. Pellegrini non decolla

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GREGORIO PALTRINIERI 8: E’ il vero esordio italiano dopo l’avventura australiana per il campione emiliano che stravince e convince, facendo segnare il miglior tempo mondiale stagionale. Greg è tornato dopo la parentesi non particolarmente positiva di Copenhagen e ora si attende con ansia il 1500 stile.

DOMENICO ACERENZA 5.5: Dopo un 400 da urlo non riesce a ripetersi ad alti livelli sulla distanza doppia. La “cura Morini” al momento gli ha permesso di fare il salto di qualità soprattutto sulla distanza più veloce fra le sue specialità.

ILARIA CUSINATO 8: Un solo maledetto centesimo le toglie la gioia di togliere il primato italiano al mito Alessia Filippi. Che crescita, però, per la giovane veneta allieva di Stefano Morini che sembra non volersi fermare e completa il suo processo da promessa a splendida realtà del nuoto azzurro.

THOMAS CECCON 7.5: Si migliora di 2″ in una giornata, migliora il record italiano juniores e chiude con un pizzico di rammarico per non essere sceso sotto i 2′. Sfrontato, brillante, performante in acqua: regala spettacolo e fa stravedere.

FEDERICA PELLEGRINI 5.5: Vince ma non basta. Resta lontana un secondo e mezzo dai suoi migliori risultati e due secondi dai migliori tempi stagionali. Il percorso che porta alla velocità può passare anche da qualche contro prestazione ma i passi avanti, al momento, non arrivano e un pizzico di preoccupazione in prospettiva stagionale c’è.

ERIKA FERRAIOLI 5: Prova a creare qualche grattacapo ad una Pellegrini poco brillante ma resta indietro e non avvicina nemmeno il minimo per Glasgow.

ALESSANDRO MIRESSI 8: Arriva la conferma ad alti livelli che tutti aspettavano. Fa segnare il quarto crono all time in Italia, il quinto monduale stagionale e soprattutto vince la battaglia di generazione con Dotto, lanciando una staffetta 4×100 stile che può prendersi grandi soddisfazioni.

LUCA DOTTO 6.5: Da lui ci si aspetta sempre il primo posto e stavolta non arriva perché il gigante Miressi si inventa il numero. Non è, la sua, una gara negativa: 48″56, tempo limite per Glasgow stabilito e un secondo posto che ha un peso specifico nettamente superiore di quello ottenuto sui 50 due giorni fa.

SIMONA QUADARELLA 7.5: Il primo tempo mondiale stagionale in una specialità frequentata pochissimo finora a livello globale lascia abbastanza il tempo che trova. Quello che piace è la continuità ad alti livelli della romana che resta sotto i 16′ per la terza volta in carriera.

MARGHERITA PANZIERA 8.5: Che fosse in condizione lo si era capito dai podi nei 50 dorso e nei 200 stile, non certo le sue specialità. Che potesse riscrivere la storia di una specialità importante come i 100 dorso scendendo, prima donna in Italia, sotto il minuto, non era immaginabile. Uno squillo che lascia presagire grandi cose nei 200 dorso di sabato e che è un’ottima notizia per una 4×100 mista che prende quota a livello continentale, soprattutto se riuscirà a migliorarsi ulteriormente.

 





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