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Abu Dhabi Tour 2018: esordio stagionale per Tom Dumoulin e Fabio Aru, Elia Viviani torna a sfidare i big delle volate

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A partire da mercoledì, prenderà il via l’edizione numero quattro dell’Abu Dhabi Tour, breve corsa a tappe che si svolge per il secondo anno nel mese di febbraio, inserendosi in un calendario ormai molto ricco di corse negli Emirati che offrono ai corridori la possibilità di mettere ritmo gara e chilometri nelle gambe con condizioni atmosferiche generalmente più favorevoli rispetto a quelle dello stesso periodo in Europa. Delle cinque tappe in programma, ben tre dovrebbero essere riservate alla lotta tra i velocisti, mentre le ultime due con una cronometro e un arrivo in salita dovrebbero andare a definire la classifica generale.

Per la prima volta in gara quest’anno, sarà l’occasione per vedere Fabio Aru in corsa nel 2018, stagione per lui importantissima. In primis per il passaggio dall’Astana alla UAE Emirates, e in seconda battuta per la necessità di tornare a conquistare un successo o un piazzamento di prestigio in un grande giro, che negli ultimi anni gli è mancato nonostante qualche lampo in cui si è visto tutto il suo folgorante talento. Sui 21 giorni ha faticato ad esprimersi al meglio, e in vista di un’annata così delicata ha scelto di partire dall’Abu Dhabi Tour: proprio alla vigilia di questa corsa ha confermato che sarà al via del Giro d’Italia 2018, dove comunque la concorrenza non mancherà.

Tra i partecipanti, atteso l’esordio stagionale dell’olandese Tom Dumoulin, che nel mese di maggio dovrebbe difendere il titolo dello scorso anno conquistato proprio al Giro. Lo schiacciasassi di Maastricht è chiamato alla stagione della verità, per dimostrare di poter diventare un contendente solido ai grandi giri. Per il corridore della Sunweb, un percorso sulla carta adatto alle sue caratteristiche per valutare subito il lavoro svolto durante l’inverno e confrontarsi con un avversario annunciato in vista della Corsa Rosa come Aru.

Oltre a loro, presenti anche corridori di prestigio come Alejandro Valverde (Movistar), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Simon Yates (Mitchelton-Scott) e il campione uscente Rui Costa (compagno di Aru alla UAE Emirates). Da non sottovalutare anche Miguel Angel Lopez, capitano di un’Astana che ha iniziato la stagione fortissimo e potrebbe trovare terreno adatto nell’ultima frazione. Tornando a parlare degli italiani, nelle frazioni impegnative potrebbero farsi vedere Domenico Pozzovivo, che in quest’occasione potrebbe essere tra le punte della Bahrain-Merida, e Diego Ulissi, tra le punte della UAE Emirates.

Parterre d’eccezione anche per quanto riguarda i velocisti. Da italiani, non possiamo che avere un occhio di riguardo per Elia Viviani. Ormai a meno di un mese dalla Milano-Sanremo, il velocista azzurro della QuickStep-Floors è ad un esame importante per valutare la sua condizione e affinare i meccanismi con i treno: fino ad ora, Elia ha sempre conquistato almeno una tappa in tutte le brevi corse a tappe cui ha partecipato e vorrà sicuramente confermarsi. 

Non sarà facile, considerando che tra gli avversari ci sarà Marcel Kittel (Katusha-Alpecin) in cerca di rivincita dopo un Dubai Tour piuttosto deludente in cui ha raccolto un terzo posto come miglior risultato. Oltre il tedesco, presenti anche il norvegese Alexander Kristoff (UAE Emirates), André Greipel (Lotto Soudal), Caleb Ewan (Mitchelton-Scott) e Mark Cavendish (Dimension Data), solo per citare i nomi più importanti che cercheranno di vincere nelle tre tappe a disposizione. In casa Italia, presenti i giovani Niccolò Bonifazio (Bahrain-Merida) e Riccardo Minali (Astana), che possono puntare a dei buoni piazzamenti.





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Foto: © Quick-Step Floors Cycling Team / Getty Images

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