Rugby

Rugby femminile, Sei Nazioni 2018: chi fermerà lo strapotere dell’Inghilterra?

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Una squadra favorita e le altre a fare da comprimarie: questo lo scenario alla vigilia del Sei Nazioni di rugby femminile: l’Inghilterra, che la scorsa estate ha sfiorato il titolo mondiale, restando avanti nel punteggio per oltre un tempo contro la Nuova Zelanda, cedendo soltanto nel finale, punta a ripetere il Grande Slam centrato lo scorso anno, dopo quattro lunghi anni di digiuno.

Le inglesi infatti non vincevano il torneo dal lontano 2012, avendo poi guardato conquistare il titolo per due volte a testa, ad anni alterni, ad Irlanda e Francia. Proprio la selezione francese, allo stato attuale delle cose, sembra l’unica in grado di impensierire, seppur partendo un gradino sotto, le inglesi, avendo però dalla loro il fattore campo nello scontro, probabilmente decisivo, in programma nel quarto turno.

Di contro è la Scozia ad apparire leggermente inferiore alle altre contendenti, anche se non a tal punto da essere indicata come la favorita numero uno al “whitewash“, il cucchiaio di legno, che va a chi perde tutte le partite. Anche per quanto visto agli scorsi Mondiali, Galles, Irlanda ed Italia appaiono quasi sullo stesso piano, anche se l’anno post rassegna iridata è sempre da prendere con le pinze, dato che praticamente tutte le selezioni, seppur non in egual misura, sono alle prese con il ricambio generazionale, cui non è esente neppure la nostra selezione.

Insomma, sarà difficile vedere un epilogo diverso da un successo inglese, ma l’Italia potrebbe togliersi delle belle soddisfazioni, arrivando, nella migliore delle ipotesi, anche a giocarsi il terzo posto. Dovremo però vedere in campo, anche da parte delle diverse giovani nella rosa italiana la stessa caparbietà mostrata al Mondiale, che ha permesso alle azzurre di centrare il nono posto.





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Foto: FIR (utilizzo editoriale)

roberto.santangelo@oasport.it

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